Giulia Villoresi per il Venerdì- la Repubblica
tradimenti virtuali
Da quando gli italiani si trovano in quarantena, il traffico giornaliero dal nostro Paese su Gleeden, il maggiore sito di incontri extraconiugali d' Europa, è aumentato del trecento per cento, con una particolare concentrazione in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, le prime regioni per le quali c' è stato l' isolamento obbligatorio.
Il dato non sorprende sessuologi e psicologi e si inserisce nel delicato dibattito sulle relazioni nell' era digitale, al centro di un saggio che uscirà per Franco Angeli non appena le librerie riapriranno: Amore tecnoliquido, di Tonino Cantelmi, psichiatra, e Valeria Carpino, psicologa, già autori di Tradimento online (Franco Angeli), che nel 2005 ha fatto molto discutere.
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«All' epoca» racconta Carpino «i siti fatti apposta per il tradimento non esistevano, e di questo fenomeno quasi non si parlava». Oggi le cause per infedeltà coniugale virtuale sfiorerebbero il 30 per cento del totale (in America, secondo l' Academy of Matrimonial Lawyer, si arriva addirittura all' 81 per cento).
«Parliamo di relazioni erotiche basate sullo scambio di foto, video e messaggi a sfondo sessuale» spiega Carpino. «A volte l' intensità emotiva e la frequenza dello scambio sono così elevati che è difficile distinguerle dai tradimenti reali».
Così nel 2018 una sentenza della Cassazione ha stabilito che chi tradisce online può subire la domanda di separazione giudiziale con addebito, come nel caso dell' infedeltà vera e propria.
In effetti, secondo gli esperti, il trauma subito dal partner che si scopre tradito online può essere altrettanto doloroso che nei casi più tradizionali. D' altra parte, come suggeriscono gli studi di neuroimaging, il nostro cervello registra le azioni virtuali allo stesso modo di quelle fisiche, e risponde in modo simile. Va detto poi che il confine tra sesso online e offline è facilmente valicabile: secondo uno studio della School of Public Health dell' Università del Texas, circa il 30 per cento dei rapporti virtuali si conclude con un incontro sessuale reale.
gleeden
Secondo Carpino, «il cybersex nasce dalla noia e dal desiderio di evasione. C' è, è vero, anche un profondo bisogno di comunicare e in alcuni casi queste relazioni prendono la forma di un lungo e intenso narrarsi. Ma la cosa è sempre meno frequente. Nella società liquida tutto viene consumato velocemente, voracemente, con grave danno del dialogo e della relazione».
d il traffico sul maggior sito di incontri extraconiugali è triplicato. Tutto nasce, spiegano due esperti, dal bisogno di comunicare. poi, come al solito, prevalgono velocità e voracità.
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