Estratto dell'articolo di Daniele Priori per "Libero quotidiano"
sabrina ferilli e l'amico spazzino
Sabrina ama Roma. Al punto da sostituire l’Ama, l’azienda dei rifiuti. Eggià. Perché la Ferilli esasperata dalla monnezza sotto casa sua ha trovato un rimedio tanto originale quanto politicamente (non troppo) corretto. Un migrante volontario di ramazza. Spazzino equo e solidale con la vip de sinistra due volte delusa: prima dalla sindaca Raggi del Movimento 5 Stelle (che la Ferilli aveva sostenuto appassionatamente) e ora anche dal sindaco Gualtieri, punta di diamante del Pd romano e nazionale che, avrà pure compilato la prima bozza del Pnrr, ma coi rifiuti di Roma sta toppando tanto quanto tutti i suoi predecessori.
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«Roma, un sabato. Come sempre, eh, non è che cambi niente». Una videoarrabbitura raccontata via Instagram e pronta a diventare una storia divenuta subito virale, quella della Ferilli, che attraverso l’obiettivo del suo smartphone, da vera reporter di strada, immortala senza pietà cartacce, mozziconi e rifiuti vari sparsi per terra sui marciapiedi delle strade attorno a casa sua.
rifiuti a roma in zona prati
«Puntualmente è così, puntualmente c'è tutto quello che vedete. Non vi riprendo i cassonetti perché rischio la vita con morsi di animali vari, mammiferi e non», denuncia ancora l’attrice.
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«E, poi, c’è lui (senza nome ndr) al quale do un piccolo aiuto» fa sapere ancora la Ferilli. Chissà se più o meno dei fatidici 9 euro l’ora. «Pulisce le due, tre vie che ho intorno casa» aiutato, a quanto si è capito, non solo dalla residente vip ma anche da altri abitanti della zona, esasperati tanto quanto l’attrice per la sozzura senza soluzione di continuità. «Se questo ve sembra normale... Roma Capitale. Pagando, eh!».
il sindaco gualtieri
E via con la foto abbracciata allo spazzino volontario, da oggi un po’ più famoso. Divenuto involontario protagonista del romanzo (capitale pure quello) di una sinistra italiana che da Roma a ogni dove non ha più argomenti e nemmeno la capacità di raccontarsi. Scontentando tanto le periferie, quanto gli elettori al caviale che un tempo la sostenevano contro tutti e tutti. E per gli immigrati la soluzione non è né “aiutiamoli a casa loro”, né integriamoli come si deve ma lasciamoli lavorare per un po’ d’elemosina. E se sono fortunati come l’innominato amico della Ferilli, stai a vedere che ci scappa anche un selfie di cittadinanza. Digitale, certamente. Sui migliori Instagram dei sinistri che contano.
rifiuti a roma in zona prati 
rifiuti a roma in zona prati
