Dario Martini per Il Tempo
IGNAZIO MARINO PAPA FRANCESCO BERGOGLIO
Ci risiamo. Il conto del viaggio di Marino negli Stati Uniti continua a lievitare. E, ancora una volta, non corrisponde a quanto affermato dal sindaco e dal Campidoglio. Già, perché la trasferta a New York e Philadelphia della settimana scorsa non è costata 16mila euro, ma 22.085,73.
Bisogna ricordare che insieme a Marino c’erano anche il capo del cerimoniale, Francesco Piazza, la consigliera diplomatica Rosanna Coniglio e l’addetta stampa Miriam Lepore. Su questo viaggio il sindaco non ha mai chiarito fino in fondo quanto ha speso, ripetendo di non conoscere ancora l’ammontare esatto. La cifra iniziale di 16mila euro era stata fornita da Alessandro Onorato, consigliere capitolino della Lista Marchini, che aveva occupato per due giorni la ragioneria fino a che non gli avevano fatto consultare le anticipazioni di cassa. Il sindaco, messo alle strette, non aveva smentito questo conteggio.
IGNAZIO MARINO DOPO LA TINTA
Ma aveva precisato che riguardava solo il capo del cerimoniale e la consigliera diplomatica, perché le sue spese e quelle della sua addetta stampa erano state saldate dalla Temple University di Philadelphia dove ha tenuto una conferenza. Inoltre, il sindaco aveva specificato che il Campidoglio gli aveva pagato solo la prima notte a New York. Ecco le sue parole esatte: «Le mie spese e quelle di una persona che lavora con me che mi ha accompagnato alla conferenza che ho tenuto (a Philadelphia, ndr) sono state sostenute dalla Temple University».
Addesso, si scopre che le cose non stanno così. Il consigliere Onorato, infatti, è tornato in ragioneria e si è fatto dare l’impegno di spesa definitivo. Totale: 22.085,73 euro. Così ripartito: «Impegno fondi spese di missione a New York e Filadelfia dal 23 al 29 settembre 2015 della dott.ssa Rosa Anna Coniglio 7.886 euro». Seconda voce: «Sindaco Marino-missione a New York e Filadelfia dal 23/9/2015 al 29/9/2015-spese di missione 4.866 euro».
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Ecco la novità: il Comune non ha pagato al sindaco solamente il conto nella Grande Mela, ma anche i restanti giorni a Philadelphia, per cui si arriva al totale di 4.866 euro. Ma andiamo avanti. Ecco la terza voce del conto della ragioneria: «Piazza Francesco spese per missione e New York e Filadelfia 7.886 euro». La stessa cifra della Coniglio. Quarta e ultima voce: «Miriam Lepore spese per missione a Philadelphia 49,73 euro, spese per missione a New York 1.398 euro».
Il problema, come detto più volte, non è che il sindaco e la sua squadra abbiano speso questi soldi per una missione all’estero. L’aspetto controverso è un altro. Il fatto che il sindaco si sia contraddetto più volte. La prima, quando Marino ha assicurato che il suo viaggio «non lo avrebbero pagato i romani».
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La seconda, quando ha assicurato che il Comune aveva tirato fuori i soldi solo per lo staff e non per lui. La terza, quando ha spiegato che la sua missione riguardava il soggiorno a New York dove ha incontrato sedici mecenati pronti a finanziare i beni archeologici di Roma, mentre a Philadelphia era ospite dell’università americana.
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Alessandro Onorato punta l’indice proprio su questo aspetto: «Solo adesso, invece, scopriamo che Marino si è fatto rimborsare 4.866 euro che riguardano sia New York che Philadelphia. Quale era lo scopo della missione nella città della dichiarazione d’indipendenza americana dove, tra l’altro, nemmeno il Papa lo aveva invitato?». Lo possiamo ricordare noi. Tenere la conferenza dal titolo: «Il trapianto: dalla chirurgia alla rianimazione della città eterna».
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