Antonio Mariozzi per www.corriere.it
modesto della rosa nel 1995
«L’ho fatto centinaia di volte, stavolta è stato un gesto istintivo». Il sindaco di San Giorgio a Liri (Frosinone), Modesto Della Rosa, «giustifica» così il saluto romano che si è lasciato «sfuggire» durante una manifestazione religiosa al santuario di Canneto a Settefrati, piccolo paese della Ciociaria all’interno del parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
modesto della rosa
Il saluto ai suoi concittadini
E’ successo alcune settimane fa, ma la foto che lo ritrae con tanto di fascia tricolore e con il braccio destro disteso verso l’alto è emersa solo in queste ore facendo subito il giro del web. Con il sindaco di San Giorgio c’erano altri quaranta primi cittadini, tra cui quello di Settefrati, Riccardo Frattaroli, insieme a tanti pellegrini giunti da Lazio, Abruzzo, Molise e Campania.
modesto della rosa fa il saluto romano
Della Rosa, da sempre di destra, cresciuto nel Fronte della Gioventù ed esponente dell’ex Msi, vicino a Pino Rauti, stava rispondendo ad alcuni suoi amici quando si è «cimentato» nel saluto romano. «E’ successo tutto in modo quasi goliardico – racconta -, alcuni miei concittadini mi hanno salutato e ho risposto in quel modo».
modesto della rosa 1
«Così vogliono farmi la guerra»
E aggiunge: «Mi capita spesso, avviene quasi per istinto. E’ un fatto culturale. Io non rinnego nulla del mio passato. A San Giorgio a Liri – sostiene - hanno tirato fuori questa storia del saluto romano per farmi la guerra in vista delle prossime elezioni comunali».
Tra pochi mesi, nella prossima primavera, Modesto della Rosa terminerà infatti il suo secondo mandato da sindaco. Non sa ancora se potrà ricandidarsi per la terza volta. E’ di pochi mesi fa la sua uscita da Fratelli d’Italia «perché non vedo all’interno della scena politica attuale un movimento nel quale io possa realmente riconoscermi e al quale dare fiducia».