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    MACRON, CHE PASTICCION! – IL SONDAGGIO CHE FA TREMARE L’ELISEO: MR. ARROGANCE PERDE 10 PUNTI RISPETTO A LUGLIO: SOLO 31 FRANCESI SU 100 SONO SODDISFATTI DEL SUO LAVORO. EMMANUEL È GIÀ PIÙ IMPOPOLARE DI HOLLANDE ED È COSTRETTO A FARE UN MINI RIMPASTO – BENALLA, KOHLER, HULOT: TUTTI I GUAI DEL TOYBOY DELL’ELISEO


     
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    Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

     

    HOLLANDE MACRON HOLLANDE MACRON

    Emmanuel Macron più impopolare di François Hollande. Quattordici mesi fa, al momento della conquista dell' Eliseo, nessuno lo avrebbe previsto ma è quello che sta succedendo. Il capo dello Stato ha ancora quasi quattro anni davanti a sé e può ampiamente riprendersi, ma il sondaggio pubblicato ieri fotografa una situazione al momento preoccupante.

     

    BENALLA E MACRON BENALLA E MACRON

    Secondo Ifop/Paris Match, Macron perde 10 punti rispetto all' inizio di luglio, e quindi solo 31 francesi su 100 si dicono soddisfatti del suo lavoro. Nella stessa fase della presidenza, nel settembre 2013, la popolarità del predecessore Hollande arrivava al 32%.

     

    La istituzioni della V Repubblica sono talmente salde che Macron può continuare a governare serenamente fino alla fine della legislatura. Ma da un punto di vista simbolico, a quasi un anno e mezzo dall' ingresso all' Eliseo, fare peggio di Hollande rimasto come «il presidente più impopolare della V Repubblica» è di pessimo auspicio.

     

    MACRON SMARTPHONE 2 MACRON SMARTPHONE 2

    Macron arriva da un' estate sorprendentemente negativa: sperava di cavalcare la gioia popolare e l' entusiasmo di tutto il Paese per la vittoria dei Bleus alla Coppa del Mondo di calcio, ma quello stato di grazia è durato poche ore, spazzato via dall' affare Benalla e dalle polemiche per il trattamento di favore riservato a un uomo a lui vicino.

     

    macron kohler macron kohler

    L' Eliseo ha gestito con difficoltà la crisi, le audizioni davanti alla commissione d' inchiesta parlamentare hanno rivelato imbarazzi, contraddizioni e favoritismi di un «nuovo mondo», quello promesso da Macron, che si è rivelato troppo simile al vecchio.

     

    EMMANUEL MACRON NICOLAS HULOT EMMANUEL MACRON NICOLAS HULOT

    Poi c' è stata l' incertezza sul prelievo fiscale alle fonte, innovazione promessa da Macron ma sottoposta a mille revisioni e tentennamenti, e infine il caso di Nicolas Hulot, il celebre e amato ex animatore di trasmissioni sul Pianeta e la natura, che aveva detto sì a Macron dopo avere rifiutato per anni le proposte di Chirac, Sarkozy e Hollande, e che la settimana scorsa si è dimesso da ministro della Transizione ecologica e quindi da numero 3 dell' esecutivo perché «questi problemi in realtà non interessano a nessuno».

    macron cohn bendit macron cohn bendit

     

    Dopo il no di Daniel Cohn-Bendit e del capo del Wwf, Pascal Canfin, ieri il posto di Hulot è andato alla fine a François de Rugy, finora incolore presidente dell' Assemblea nazionale. Nel mini-rimpasto di governo, allo Sport l' ex campionessa di nuoto Roxana Maracineanu ha preso il posto dell' ex schermitrice Laura Flessel.

     

    macron macron

    Sulla questione dei migranti Macron si è opposto alla linea Salvini-Orbán ma a differenza del premier spagnolo Sanchez si è rifiutato di accogliere la nave Aquarius, con il risultato che la destra lo accusa di non mostrarsi abbastanza duro contro l' immigrazione e la sinistra lo critica per esserlo troppo.

     

    Accanto a questi fattori contingenti ci sono le ragioni profonde che rendono i presidenti della Repubblica sempre meno amati dai francesi. Lo storico Maxime Tandonnet sul Figaro ha messo in fila gli indici di popolarità di tutti i leader della Quinta Repubblica dopo un anno di mandato: de Gaulle 69%, Pompidou 59%, Valéry Giscard d' Estaing 59%, Mitterrand 57%, Chirac 42%, Sarkozy 33%.

     

    laura flessel emmanuel macron anne hidalgo laura flessel emmanuel macron anne hidalgo

    «La politica fatica a risolvere i problemi, e per compensare i presidenti cercano una super-esposizione mediatica pretendendo di incarnare da soli il potere politico - sostiene Tandonnet -. In questo modo però diventano i perfetti capri espiatori della Nazione».

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