IQOS, sigaretta Philp Morris
(ANSA) - Il Comitato scientifico consultivo per i prodotti del tabacco (Tpsac) della Food and Drug Administration (Fda), l'agenzia Usa per gli alimenti e i medicinali, "ha confermato che le evidenze" attestano che "passare completamente ad Iqos riduca significativamente l'esposizione a sostanze chimiche dannose". Altresì non ha concordato "nella proposta di alcuni specifici termini nell'ambito della comunicazione ai consumatori relativamente al rischio e al danno".
Lo scrive Philip Morris dopo l'incontro del 24 e 25 gennaio in cui i propri esperti hanno presentato gli studi scientifici al Comitato, incontro che è parte del processo di revisione Fda della richiesta di commercializzare Iqos in Usa con l'etichetta "Prodotto del Tabacco a Rischio Modificato". Iqos è l'apparato che riscalda le sigarette (prodotte a Crespellano-Bologna), evitando la combustione delle sigarette tradizionali: prodotto che è già venduto in vari paesi del mondo, dall'Italia al Giappone, e che ora attende l'ok statunitense.
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"Per esprimere il proprio parere all'Fda - precisa Philip Morris - sulla richiesta avanzata, il Comitato ha coperto un consistente numero di argomenti: scientifici, tecnici, commerciali e di comunicazione. Ha avanzato richieste e sondato le probabilità e l'entità dei benefici potenziali, come altresì le modalità con cui regolare eventuali usi non desiderati".
"La due giorni di discussione del Comitato è stata una tappa fondamentale. Ringraziamo l'Agenzia e il Comitato per l'interesse dimostrato nei confronti del nostro dossier scientifico e del nostro impegno a informare tutti i fumatori adulti dell'esistenza di alternative migliori - ha affermato André Calantzopoulos, Ad di Philip Morris International - Sono immensamente grato ai miei colleghi per il loro straordinario lavoro nella compilazione del dossier inviato alla Fda e per le presentazioni della scorsa settimana. La nostra scienza e l'impegno delle nostre persone mi rendono fiducioso circa le possibilità di concretizzare la nostra visione di un futuro senza fumo".
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"Come prossimo passo - ha concluso Calantzopoulos - siamo a completa disposizione per lavorare con l'Agenzia per chiarire i punti rimasti in sospeso e fornire la nostra totale assistenza nel processo decisionale in corso, che di per sé comporta un certo livello di incertezza scientifica pre-immissione sul mercato. Come l'Fda fa regolarmente nei confronti dei molteplici prodotti che rientrano nella sua egida regolamentare, sono convinto che l'Agenzia tratterà quell'incertezza nell'interesse delle persone che fumano".
Dal 2008, Pmi ha investito più di tre miliardi di dollari in ricerca scientifica, sviluppo del prodotto e commerciale, così come nella capacità produttiva relativa a Iqos e agli altri prodotti senza fumo. Nel 2017, più del 70% delle spese in Ricerca e Sviluppo e oltre il 30% della spesa commerciale globale è stata allocata sui prodotti senza fumo, ed è previsto di investire più di 1.7 miliardi in fabbriche apposite: "Quasi 4 milioni di fumatori adulti - conclude la nota - sono già passati a Iqos. La nostra ambizione è che tutti coloro che altrimenti continuerebbero a fumare abbandonino il prima possibile le sigarette e passino completamente a prodotti senza fumo scientificamente verificati".
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