Estratto dell'articolo di Michela Allegri per “il Messaggero”
tarallo losito
Avrebbe imitato la calligrafia del compagno, scrivendo e firmando un testamento che lo nominava erede universale di un patrimonio milionario. Un documento spuntato dopo il suicidio dello sceneggiatore tv Teodosio Losito, avvenuto l'8 gennaio 2019, nella villa di Zagarolo, la "Zagarhollywood" dove lui e Alberto Tarallo avevano cresciuto una scuderia di divi del piccolo schermo, con la loro società "Ares film".
Ora Tarallo è finito sul banco degli imputati: il pm Carlo Villani ha firmato un decreto di citazione diretta a giudizio a suo carico con l'accusa di falso. L'udienza predibattimentale è già fissata: il 13 settembre. Secondo il magistrato il produttore avrebbe studiato nei dettagli un piano per mettere le mani sull'eredità a sei zeri: immobili a Roma e a Milano, una casa a New York e anche la maxi-tenuta di Zagarolo.
ALBERTO TARALLO TEODOSIO LOSITO
LA CONSULENZA Il testamento incriminato porta la data del 24 ottobre 2017: secondo il consulente grafologico della Procura si tratta di un falso. Secondo quello della difesa di Tarallo, invece, si tratta di un atto autentico: una tesi che mesi fa ha convinto prima il Tribunale del Riesame e poi la Cassazione, che hanno stabilito la restituzione a Tarallo di 5 milioni di euro che erano stati sequestrati su richiesta della procura. […]
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