LUCIA MUSTI
Il procuratore di Modena Lucia Musti conferma. Prima della violazione del segreto istruttorio, che ha informato gli indagati delle indagini su Consip, e prima che la notizia finisse sui giornali, l’allora capitano del Noe, Gianpaolo Scafarto, aveva anticipato al magistrato l’esistenza del fascicolo, in modo tutt’altro che sobrio: «Scoppierà un casino, arriveremo a Renzi».
scafarto ADINOLFI RENZI
Dopo la trasmissione degli atti da parte del Csm, la Musti è stata sentita ieri dai pm romani titolari dell’inchiesta Consip, che nei confronti di Scafarto hanno ipotizzato già diversi episodi di rivelazione del segreto istruttorio e falso, per avere manipolato l’informativa, aggravando la posizione di Tiziano Renzi. E adesso la posizione del militare potrebbe aggravarsi.
tiziano renzi luca lotti
Era settembre 2016 quando Scafarto le disse: «Abbiamo un importante indagine con il dottor Woodcock», aggiungendo che sarebbero arrivati a Renzi. Nessun riferimento al fascicolo sarebbe invece stato fatto dall’ex numero uno del Noe, Sergio De Caprio che nel 2015, quando a Modena furono trasmessi gli atti dell’inchiesta sulla Cpl Concordia, si era lasciato andare a considerazioni personali. Tra gli atti c’era la conversazione tra Matteo Renzi e il generale Michele Adinolfi: «Lei ha una bomba in mano, se vuole la può fare esplodere», le aveva detto.
matteo renzi con il padre tiziano
CAPITANO ULTIMO CON L AQUILA