Ilario Lombardo per la Stampa
PASQUALE SALZANO
Per bucare le granitiche resistenze di Matteo Renzi, di sponda con il Quirinale Luigi Di Maio sta cercando di sfruttare tutti i possibili canali di comunicazione. Uno passa per il fedelissimo Luca Lotti, l' altro porta in Qatar, a una delle figure emergenti della galassia di relazioni che ha costruito il leader del M5S. In questi mesi si è solo accennato all' amicizia di Di Maio con Pasquale Salzano, da un anno ambasciatore a Doha, un rapporto che si è costruito innanzitutto sui comuni natali.
Entrambi sono di Pomigliano d' Arco, un pezzo di Campania da cui proviene Vincenzo Spadafora, nato ad Afragola, appena 9 chilometri, altro nome che ha aiutato Di Maio a superare le diffidenze dei poteri italiani e che ha un ruolo centrale nelle interlocuzioni con il Pd. «Non è vero che i contatti di Di Maio con il mondo renziano passano da Casaleggio - ci spiega una fonte del M5S -. Ha persone a lui vicine che possono arrivarci più facilmente».
RENZI SALZANO PRIMO MINISTRO QATAR
E chi meglio di Salzano che con il Pd di governo ha molto avuto a che fare? Appena una settimana fa, poi, fanno notare, Renzi è stato in Qatar, dove ovviamente ha incontrato Salzano. Su invito dell' emiro in persona, in occasione dell' inaugurazione di una libreria nazionale, l' ex premier è arrivato accompagnato dall' inseparabile Marco Carrai, imprenditore, instancabile uomo-ponte tra Renzi e il mondo del business.
Salzano con emiro Qatar Al Thani
E su Carrai convergono diverse strade che portano anche al M5S. Nella sua società che si occupa di cyber sicurezza, la Cys4, siede il figlio di Franco Bernabè, attuale consigliere Tim molto generoso di elogi nei confronti dei grillini in versione Di Maio. Ma soprattutto Carrai è una vecchia conoscenza di Salzano. Nel 2014 l' ambasciatore era tra gli invitati del matrimonio dell' imprenditore amico di Renzi.
vincenzo spadafora
A quel tempo Salzano era distaccato dal ministero degli Esteri presso l' Eni come responsabile dei Rapporti istituzionali internazionali. In Eni entra nel 2011 e quell' anno è tra gli ospiti del meeting Unicef che si tiene a Firenze. Ad aprire i lavori sono l' allora sindaco, Renzi, e l' allora presidente dell' associazione che si occupa di infanzia, Spadafora.
SALZANO DESCALZI CON AMB. BISOGNERO ALLA NATO
Coincidenze, certo, ma che raccontano delle curva che ha preso la svolta di Di Maio. Ci sono sicuramente Spadafora, già consigliere politico e oggi deputato, e Salzano dietro la riscoperta dell' atlantismo da parte del leader grillino, ancora più marcata nella fase delle trattative quirinalizie. Una garanzia per l' alleato americano soprattutto nel caso in cui fosse andato in porto il governo con il filo-russo Matteo Salvini.
Marco Carrai con Matteo Renzi
Il nome di Salzano un anno fa era stato suggerito dall' ad Eni, Claudio Descalzi, al premier Paolo Gentiloni per la prestigiosa sede di Tel Aviv. L' età (troppo giovane) e il grado nella carriera diplomatica (consigliere d' ambasciata) gli hanno precluso la nomina di ambasciatore in Israele, Paese con il quale ha ottimi rapporti d' affari proprio Carrai.
FARNESINA
Giurano che era a Salzano che prima del voto pensava Di Maio come possibile ministro degli Esteri o, in alternativa, come consigliere diplomatico. Una carta tenuta coperta per non essere bruciata. Dalla Toscana renziana alla Terra dei fuochi, la geografia del potere politico è fatta di campanili, di comuni racchiusi in un pugno di chilometri, di giovani rampanti e ambiziosi.