MARTINA ROSSI
(ANSA) – Detenzione in regime di semilibertà: è quanto è stato disposto dal tribunale di sorveglianza di Firenze per Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, i due trentenni aretini condannati in via definitiva a tre anni di reclusione per tentata violenza sessuale di gruppo ai danni di Martina Rossi, nell'ambito del procedimento nato dalla morte in Spagna, nel 2011, della studentessa genovese di 20 anni. L'udienza si è svolta il 29 settembre scorso, ieri la decisione è arrivata in procura generale che ha emesso il provvedimento di esecuzione: Albertoni e Vanneschi si sono poi costituiti nel pomeriggio al carcere di Arezzo.
alessandro albertoni e luca vanneschi
Il regime di semilibertà è una misura alternativa che prevede il lavoro esterno al carcere e la possibilità anche di soste a casa, secondo un programma da stabilire, con rientro in carcere per la notte. Riguardo ad Albertoni e Vanneschi, nell'udienza davanti al tribunale di sorveglianza, il pg aveva chiesto il rigetto delle misure alternative, le difese di entrambi i condannati quella invece dell'affidamento ai servizi sociali. Il tribunale ha poi deciso per la detenzione in regime di semilibertà.
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