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    AL MIO SEGNALE… VENITE IN ITALIA! - IL TURISMO RIPARTE DALLO STOP ALLA QUARANTENA E AL TAMPONE PER CHI ARRIVA DA PAESI EXTRA EUROPEI – VARRANNO LE REGOLE DEL GREEN PASS: CHI È VACCINATO È LIBERO DI ENTRARE IN ITALIA, ALTRIMENTI BISOGNA AVERE UN TEST NEGATIVO - ADDIO ALL'OBBLIGO DI GREEN PASS RAFFORZATO IN HOTEL E NEI RISTORANTI ALL'APERTO MENTRE SI VALUTA DI SEGUIRE IL MODELLO INGLESE CON L’ADDIO DELLA QUARANTENA PER I POSITIVI ASINTOMATICI…


     
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    Mauro Evangelisti per “Il Messaggero”

     

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    Una spinta decisiva alla ripresa del turismo: anche chi arriva da Paesi extra europei non dovrà andare in quarantena o sottoporsi al tampone. Varranno le regole del Green pass base: se sei vaccinato, sei libero di entrare in Italia, altrimenti devi dimostrare con un tampone che sei negativo. L'ordinanza è stata firmata ieri dal ministro della Salute, Roberto Speranza.

     

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    La corsa verso l'allentamento delle restrizioni, che comporterà dopo il 31 marzo anche l'addio all'obbligo di Green pass rafforzato in hotel e nei ristoranti all'aperto, guarda a un altro traguardo che fino a qualche tempo fa appariva impensabile e che prende a modello il Regno Unito: valutare l'eliminazione della quarantena per i positivi asintomatici. Spiega il sottosegretario alla Salute, Pier Paolo Sileri: «Dovremo chiedere una valutazione al Cts su questo, puntiamo su una maggiore responsabilizzazione dei cittadini».

     

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    INCOGNITE Ma a frenare la corsa del governo verso una normalizzazione della gestione della pandemia c'è però un effetto perverso dell'annuncio della fine dello stato di emergenza: ci sono ancora 12 milioni di italiani che non si sono presentati per la terza dose perché convinti che il virus sia sparito e dunque non sia più necessaria. Certo, per una parte di loro non sono ancora scaduti i quattro mesi della seconda, per altri c'è stata di mezzo l'infezione. Ma la campagna vaccinale comunque si è arenata. Si sperava per fine marzo di avere somministrato la dose booster a quasi tutti i 49 milioni di italiani vaccinati, ma siamo fermi a 37 milioni con terza iniezione.

    david di michelangelo con la mascherina david di michelangelo con la mascherina

     

    Quindi c'è una fetta importante della popolazione per la quale la protezione si sta riducendo. A questi ovviamente vanno aggiunti i No vax irriducibili, attorno a 4 milioni. Anche l'azione di convincimento con l'obbligo vaccinale per i 50enni è stata solo parzialmente efficace per un motivo molto semplice: le multe una tantum, che dovevano partire dal primo febbraio, non sono mai state inviate. L'Agenzia delle entrate ha problemi a incrociare i dati del Ministero della Salute e dell'anagrafe vaccinale, a causa dei vincoli del rispetto della privacy.

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    «A noi risultano zero multe - osserva l'assessore alla Salute del Lazio, Alessio D'Amato - ma così si rischia il danno erariale, c'è una legge e ci sono decine e decine di milioni di euro mai incassati dallo Stato a fronte del mancato rispetto di una norma». DATE Il calendario dell'eliminazione delle restrizioni, al di là delle fughe in avanti della Lega sull'addio al Green pass, è ormai definito. In primavera gradualmente si andrà anche allo stop della richiesta della certificazione verde in bar e ristoranti al chiuso, mentre è scontato che in aprile l'affluenza consentita negli stadi e nei palasport sarà al cento per cento.

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    Il via libera ai viaggiatori vaccinati è stato richiesto anche da una raccomandazione siglata dai 27 Ministri agli Affari europei della Ue. Più delicato il nodo delle mascherine al chiuso: prima dell'estate sarà rimosso l'obbligo. Anche Fabio Ciciliano, membro della prima ora del Comitato tecnico scientifico, crede nel valore della «responsabilizzazione»: «I cittadini ormai hanno imparato a essere prudenti, penso che in molti, in un ambiente a rischio, continueranno a indossare la mascherina».

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    Non sarà rimosso invece l'obbligo del Super green pass sul posto di lavoro per gli over 50, che sarà valido fino al 15 giugno. Ma molte delle scelte dipenderanno dall'andamento dei ricoveri: anche ieri c'è stata una flessione, se non ci sarà una inversione di tendenza ormai il percorso è deciso.

     

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    CABINA DI REGIA Ieri la ministra degli Affari regionali, Mariastella Gelmini, ha osservato: si riunirà la cabina di regia con i rappresentanti della maggioranza per discutere la riduzione delle restrizioni, «tutti pensiamo, in primis Draghi, Berlusconi, ma anche Salvini, che si debba andare verso un graduale allentamento delle misure perché, grazie ai vaccini, curva e numeri fanno ben sperare. Le decisioni sulle regole del Green pass come sulle vaccinazioni sono sempre state prese all'interno del Consiglio dei ministri, e votate all'unanimità. Mi auguro che anche in futuro sia così».

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