A furia di rompere le balle ai nostri, i britannici si sono dimenticati di controllare i loro. Pensa te il destino…#4x100 #Tokyo2020 pic.twitter.com/x2jMegNGQC
— Fabrizio Biasin (@FBiasin) August 12, 2021
VELOCISTA INGLESE ACCUSATO DI DOPING
CJ UJAH VELOCISTA INGLESE ACCUSATO DI DOPING
Cj Ujah, il velocista britannico che ha vinto una medaglia d’argento come parte della staffetta 4x100m maschile alle Olimpiadi di Tokyo alle spalle dell’Italia, è stato sospeso per una presunta violazione delle regole antidoping.
Secondo quanto riportato dai media inglesi, il 27enne Ujah che faceva parte della squadra britannica superata dall’Italia insieme a Zharnel Hughes, Richard Kilty e Nethaneel Mitchell-Blake, è risultato positivo durante i Giochi per due sostanze vietate note come SARM (Selective Androgen Receptor Modulator): S23, che aiuta la costruzione muscolare, e Ostarine, un agente anabolizzante.
CJ UJAH VELOCISTA INGLESE ACCUSATO DI DOPING
Il sito web dell’Agenzia antidoping del Regno Unito (Ukad) descrive l’Ostarine come avente “un effetto simile al testosterone”. Aggiunge: “Gli integratori alimentari contenenti Ostarine in genere affermano di promuovere la costruzione muscolare. I produttori senza scrupoli possono commercializzare prodotti come “steroidi legali” o “alternative agli steroidi”.
staffetta 4x100 4
Ujah ha ricevuto una sospensione provvisoria dall’atletica in attesa di un’indagine da parte dell’Unità di integrità dell’atletica.
L’AIU ha annunciato che anche altri tre atleti hanno violato le regole antidoping: il mezzofondista del Bahrain Sadik Mikhou, il lanciatore del peso georgiano Benik Abramyan e il velocista keniano Mark Otieno Odhiambo.
IL POST DI JACOBS SUL RITORNO IN PISTA NEL 2022
JACOBS TORNERÀ NEL 2022
Marcell Jacobs dice stop. L’olimpionico di 100 e 4x100 ai Giochi di Tokyo chiude la sua stagione, dando l’appuntamento al 2022 ai tifosi durante una chat su Instagram.
La decisione è maturata nelle ultime ore. Il velocista avrebbe dovuto gareggiare il 21 agosto a Eugene, nell’Oregon, nel Prefontaine Classic, tappa di Diamond League, oltretutto a casa della Nike, suo sponsor. Ma le nove ore di fuso dall’Italia, a cui vanno sommate le 7 non ancora smaltite al rientro dal Giappone, hanno portato alla scelta di rinunciare al meeting.
Ieri Marcell si è allenato all’Acquacetosa, fermandosi però subito dopo una sgambata, sia per la fatica accumulata alle Olimpiadi, che per il persistente problema alla cartilagine di un ginocchio di cui aveva parlato anche dopo la trionfale staffetta. In ballo c’erano altre due potenziali tappe di Diamond League in cui poter rientrare: il 3 settembre a Bruxelles o il 9 nelle finali di Zurigo.
MARCELL JACOBS
Ma, da campione olimpico dei 100, presentarsi non al top della forma e rischiare figuracce non sarebbe stata una scelta saggia. Per questo, assieme a tecnico e management, ha deciso di fermarsi, godersi i due ori, e ripresentarsi in pista nella prossima stagione.