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    IL VERO TAMPONE ALL'ECONOMIA MONDIALE È IL PETROLIO - IL TESTACODA DEI PREZZI (IERI +10% DOPO I CROLLI), LA GUERRA TRA RUSSIA E ARABIA SAUDITA, GLI USA CHE SOSPENDONO LA VENDITA DELLE RISERVE STRATEGICHE: ANCHE LE GRANDI POTENZE MONDIALI NON CI STANNO CAPENDO UNA MAZZA DAVANTI AL CORONAVIRUS E AI SUOI EFFETTI ECONOMICI, E LA SCHIZOFRENIA COLPISCE IL GREGGIO, IL SANGUE CHE SCORRE NELLE VENE DEGLI SCAMBI GLOBALI


     
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    Sissi Bellomo per www.ilsole24ore.com

    shale oil estrazione petrolio shale oil estrazione petrolio

     

    La guerra dei prezzi sul mercato del petrolio sta vivendo una nuova escalation, con i sauditi che si preparano a riversare sul mercato 2,6 milioni di barili al giorno in più: una quantità di greggio enorme, soprattutto oggi che i consumi sono crollati a causa del coronavirus.

     

    L’Arabia pompa di più

    L'annuncio è arrivato in via ufficiale, attraverso un comunicato di Saudi Aramco: dal 1 aprile le forniture “concordate con i clienti” saliranno dagli attuali 9,7 mbg a ben a 12,3 mbg, un aumento del 25% da un mese all'altro, che sarà ottenuto anche attingendo alle scorte. La stessa compagnia saudita afferma che si tratta di «300mila bg in più rispetto alla massima capacità produttiva sostenibile, che è di 12 mbg».

     

    PETRODOLLARI PETRODOLLARI

    La decisione è in parte una conseguenza dei super sconti sui prezzi di listino che Riad aveva offerto nel fine settimana, che secondo indiscrezioni avrebbero spinto alcuni raffinatori ad incrementare del 30-50% gli ordini di greggio saudita, a scapito si presume di forniture di altra origine.

     

    L’Iraq avvia i saldi

    Anche l'Iraq ha nel frattempo tagliato i prezzi di listino, in una rincorsa al ribasso che ha ormai i connotati di una lotta per la sopravvivenza e che sicuramente coinvolgerà un numero crescente di produttori. Ai clienti europei Baghdad offre uno sconto di 4-5 dollari al barile ad aprile rispetto a marzo, mentre negli Usa il prezzo scenderà di 2,5-3 dollari al barile.

     

    La Russia non sta a guardare

    vladimir putin e mohammed bin salman 4 vladimir putin e mohammed bin salman 4

    La Russia - ex alleata di ferro dei sauditi - non è rimasta a guardare. Mosca tuttavia non ha la stessa capacità di fuoco di Riad in termini di aumenti di produzione (in compenso può difendere le entrate facendo crollare il rublo, mentre il ryial è agganciato al dollaro).

    Il ministro dell'Energia russo, Alexandr Novak, ha risposto all'ultima provocazione saudita affermando che anche Mosca si accinge ad aumentare ai massimi la produzione di greggio: ci sarà un aumento di 300mila bg (equivalente a cancellare i tagli Opec Plus) e potenzialmente di 500mila bg, fino a un record di 11,8 mbg.

     

     

    Novak, forse preoccupato dall'escalation, ha anche aperto uno spiraglio alla pacificazione con Riad: il prossimo vertice Opec Plus, ha detto, potrebbe tenersi a maggio o a giugno.

     

    DONALD TRUMP IRAN DONALD TRUMP IRAN

     

    PETROLIO:USA, SOSPESA VENDITA GREGGIO DA RISERVE STRATEGICHE

     (ANSA) - Gli Stati Uniti sospendono la prevista vendita di petrolio dalle riserve strategiche. Lo ha annunciato il Dipartimento dell'Energia. La vendita era prevista per oggi e si sarebbe tradotta nell'immissione sul mercato di ulteriori 12 milioni di barili di petrolio - pari circa a una giorno di produzione americane - in un mercato dove le forniture non mancano. "Date le condizioni sul mercato petrolifero, non è il momento migliore per la vendita" spiega il Dipartimento dell'Energia. La decisione dovrebbe dare sollievo al mercato petrolifero dopo che i prezzi sono crollati ai minimi dal 1991.

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