Renato Franco per www.corriere.it
salvo sottile
Vite da nottambuli, storie alla luce del buio, incontri al chiaro di luna: il personale viaggio al termine della notte di Salvo Sottile si intitola Prima dell’alba. Dopo aver fatto le ore piccole per una stagione, il programma ritorna con 7 nuove puntate su Rai3 ogni lunedì in seconda serata a partire dal 22 ottobre. Sottile racconta la vita di persone che esistono «solo» di notte e sonda il mondo del lavoro, quello del divertimento, della trasgressione e del proibito, quello del crimine e del sociale. «Entreremo in una nu-disco, una discoteca di Roma dove si fanno feste particolari in cui sono tutti nudi — racconta Sottile — oppure vedremo donne che offrono servizi di slave-sitting, una pratica sadomaso di dominio e sottomissione. Ci occuperemo di mondo del lavoro incontrando i pescatori di vongole a Chioggia e gli uomini del soccorso alpino che salvano i turisti che si perdono di notte. Abbiamo anche seguito un gruppo di ragazzi che fanno parkour tra i tetti e i ponti di Venezia».
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La storia che l’ha colpita di più? «Quella di tre donne di Tor Bella Monaca, a Roma, che si sono battute contro lo spaccio e l’incuria, pur avendo un intero quartiere contro, ma hanno combattuto contro il sistema con le sole loro forze, senza chiamare la polizia o le istituzioni, per poter dare una vita e un ambiente migliore ai loro figli. Hanno ripulito una delle torri, hanno insegnato che la bellezza può scacciare il degrado». L’impressione che Salvo Sottile ha tratto da queste notti insonni è quella di un’Italia notturna più autentica di quella diurna: «Ho incontrato un’Italia più aperta e rilassate, in vena di confidenze, disposta ad abbassare le difese, molto più empatica: è la fotografia di un’Italia che non ha paura. Non significa che non ci siano pericoli o rischi di notte, ma sono molti meno di quelli che uno immagina, c’è tantissima gente che conduce una normalissima vita notturna: chi vive di notte, vive come se fosse giorno». Gente più aperta e rilassata, più empatica: magari non avere sempre il cellulare in mano aiuta, di notte è più improbabile ricevere telefonate e whatsapp, stare compulsivamente sui social... «Sì, anche questo è un guadagno, hai più tempo per pensare, per camminare senza essere sempre distratto dallo smartphone».
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Sottile ha una doppia vita. Notturna (con Prima dell’alba) e diurna (con Mi manda Rai3): «In questo periodo vivo con il fuso orario di Hong Kong — scherza lui —: ci sono mattine in cui mi sveglio alle 6 e altre in cui torno a casa alle 6... Mi manda Rai3è una sorta di libretto di istruzioni di vita quotidiana, la crisi genera incertezza e noi cerchiamo di aiutare gli spettatori a decodificare cose che sono anche difficili da capire, come succede per la battaglia che conduciamo da tempo sugli oneri di sistema nelle bollette di luce e gas: la cosa assurda è che il costo dell’energia è appena il 15% della bolletta, il resto — l’85% — sono accise e voci che servono solo a gonfiare il prezzo».
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