Francesco Grignetti per “la Stampa”
MATTEO MAURI
Matteo Mauri, viceministro dell' Interno, vi aspettavate la corsa agli aiuti alimentari?
«Nessuna sorpresa, purtroppo. Il quadro della povertà l' avevamo chiaro. E infatti il governo è intervenuto con quei 400 milioni aggiuntivi ai fondi dei Comuni, immediatamente spendibili e destinati all' aiuto alimentare. Tra qualche settimana ci sarà un nuovo stanziamento, anche superiore».
Il problema è esploso.
«In questo momento di emergenza sanitaria, con le attività ferme e tanta gente che non guadagna più, bisogna andare incontro ai bisogni primari: il cibo, le medicine. Il prossimo passo sarà la difesa del lavoro e delle imprese, iniettando liquidità nelle aziende».
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In questi giorni, che cosa teme in particolare un viceministro dell' Interno?
«Dobbiamo scongiurare tre effetti negativi dell' emergenza sanitaria: che qualcuno possa soffrire la fame, poi la crisi economica e sociale, infine che la criminalità organizzata ne approfitti».
Si moltiplicano gli allarmi sulle manovre mafiose.
«Ci stiamo lavorando, al Sud come al Nord. Le mafie tradizionalmente fanno usura, ma hanno affinato i meccanismi di infiltrazione nell' economia legale. Occorre mettere in sicurezza le aziende sotto il profilo della liquidità, e al più presto».
Vi risulta in funzione un «welfare» mafioso?
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«Sicuramente. Dove un tempo c' era lavoro nero e ora non c' è più, il mafioso dà soldi in giro, quotidianamente, per legare le persone a sé. Ma lo Stato farà di tutto per impedirlo».
Al Sud si sono verificati anche alcuni episodi di ribellione. Spontanei o teleguidati?
«Il disagio è reale. Ma c' è stata sicuramente una regia. D' altra parte, ricordate il movimento dei forconi? Era tutto tranne che spontaneo. Sui social ci sono gruppi organizzati che lavorano per creare il caos e poi approfittarne».
A proposito di caos, quali hacker possono avere interesse a mettere in ginocchio lo Spallanzani o l' Inps?
MAFIA LIDL2
«È in atto un tentativo di aggressione per seminare discredito sulle nostre istituzioni. È così anche per le campagne di disinformazione. Quanto agli attacchi hacker, parte sono mossi da agenzie statali straniere, ma c' è un po' di tutto. In ogni caso sono da rafforzare i sistemi nazionali che gestiscono i dati. È una questione di sicurezza nazionale».
E la circolare della discordia sulle passeggiate?
«La questione è stata un po' troppo enfatizzata. Era ad uso interno affinché fosse più omogenea l' attività delle forze di polizia. Restano i divieti. Se però un anziano esce per fare la spesa, e si appoggia alla badante perché è malfermo sulle gambe, è lecito.
Se un genitore è solo in casa con i figli perché il coniuge deve lavorare, non può lasciare solo un figlio di 4 anni. Rischierebbe una denuncia per abbandono di minore. In ogni caso, è bene che si prendano duemila cautele. Non è "tana libera tutti"».