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    IL VIDEO-GIOCO È BELLO QUANDO DURA POCO - UN TEAM DI RICERCATORI DELL'UNIVERSITÀ DI STANFORD HA USATO CHATGPT PER CREARE 25 PERSONAGGI E SIMULARE GLI ESSERI UMANI, MOSTRANDO "COMPORTAMENTI SOCIALI ALTAMENTE CREDIBILI" - GLI ABITANTI DI "SMALLVILLE" SONO STATI CREATI CON UNA BREVE DESCRIZIONE TESTUALE E L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE CHE HA POI CREATO LE PERSONALITÀ DEI PERSONAGGI - ALCUNI ESPERTI SONO PREOCCUPATI CHE QUESTI "PERSONAGGI GENERATIVI" POSSANO…


     
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    Estratto dell'articolo di Raffaele D'Ettorre per “il Messaggero”

     

    smallville il villaggio con abitanti creato con chatgpt smallville il villaggio con abitanti creato con chatgpt

    Che ChatGpt fosse uno strumento creativo potentissimo è stato chiaro fin dall'inizio, ed era solo questione di tempo prima che le sue potenzialità venissero sfruttate anche in ambito videoludico. […] Ma adesso c'è chi si sta spingendo oltre: in un nuovo studio condotto dai ricercatori di Google e della Stanford University, 25 personaggi creati usando la tecnologia Gpt sono stati introdotti in un videogame con lo scopo di simulare gli esseri umani e interagire con loro. Mostrando subito, afferma il team, «comportamenti sociali altamente credibili».

     

    L'AMBIENTE

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    […], gli scienziati hanno ideato un ambiente, una piccola città virtuale denominata "Smallville" dove le creature progettate usando l'intelligenza artificiale possano "vivere" in modo completamente autonomo. Ogni personaggio nasce da una breve descrizione testuale di 1.000 caratteri dove viene indicata la sua professione, la sua personalità e, soprattutto, il suo rapporto con gli altri residenti della cittadina digitale. La tecnologia Gpt fa il resto, […]

     

    LA ROUTINE

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    Ed è così che il personaggio artificiale John Li si "sveglia" tutti i giorni alle 6 di mattina, fa una doccia, si lava i denti e fa colazione con moglie e figlio prima di uscire per andare al lavoro. Non solo routine però, perché ogni personaggio conserva i ricordi di tutte le interazioni passate […]e riflette sul proprio ambiente e sulle relazioni sociali che ne scaturiscono. […]la percezione che il personaggio John ha di se stesso non si basa solo sulla descrizione testuale inserita dagli sviluppatori su ChatGpt, ma è anche frutto di ciò che gli altri personaggi virtuali pensano di lui.

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    […] i personaggi generativi «hanno vaste applicazioni potenziali che si estendono oltre la dimostrazione presentata in questo lavoro», affermano i ricercatori. Potrebbero essere usati ad esempio per popolare forum e social o interi mondi Vr, compreso il metaverso. E potrebbero costituire la base per migliorare e rendere incredibilmente realistici i cosiddetti "robot sociali", cioè quelle macchine ideate con lo scopo di interagire con gli esseri umani.

     

    LE QUESTIONI

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    Tolto l'entusiasmo iniziale però, adesso gli scienziati si dicono preoccupati perché «sebbene gli utenti siano consapevoli del fatto che le IA sono entità computazionali si legge nella ricerca potrebbero antropomorfizzarli e attribuire loro emozioni umane». Rendendo così fenomeni borderline come quello degli hikikomori (i giovani che scelgono di vivere da reclusi e che in Giappone rappresentano ormai un'emergenza sociale) ancora più difficili da contrastare.

     

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    Sarebbe a quel punto compito degli sviluppatori garantire che questi personaggi siano in qualche modo tenuti "sotto controllo" e non si lascino andare a «comportamenti inappropriati dato il contesto, ad esempio dichiarazioni d'amore». Si apre così un altro ordine di problemi, perché chi gestisce queste IA avrebbe a quel punto un potere enorme sugli utenti che abiteranno questi mondi virtuali, portando la profilazione a un livello mai visto prima.

     

    Senza contare poi che gli stessi sviluppatori di OpenAi, che questa tecnologia l'hanno creata, hanno seri dubbi sul fatto che sia possibile tenerla sotto controllo. […]

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