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    "IL VIRUS NON SI STA INDEBOLENDO. TRUMP VUOLE RIAPRIRE L'AMERICA? E' UN PAZZO” - ELISA VICENZI, CAPO RICERCA DEL SAN RAFFAELE, A 'RADIO2': "NON SO COSA ACCADRA' IN ESTATE. APRILE SARA' UN ALTRO MESE DIFFICILE. VERSO MAGGIO POTREMMO INIZIARE A INTRAVEDERE L'USCITA. BISOGNA PREPARARE ORA UN PIANO DI RIENTRO ALLA NORMALITA'..."


     
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    Da I Lunatici Radio2 https://www.raiplayradio.it/programmi/ilunatici/

     

    Elisa Vicenzi, capo della ricerca del San Raffaele, è intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì dalla mezzanotte e trenta alle sei del mattino.

     

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    La Vicenzi sta studiando il Coronavirus: "Il virus non si sta indebolendo dal punto di vista genetico. Non sta mutando. Tengo controllate le sequenze giornalmente, ma le mutazioni sono davvero poche. Non dobbiamo assolutamente mollare, se molliamo adesso non va bene, quello che stiamo facendo è giusto, i sacrifici che stiamo facendo sono indispensabili".

     

    Su Trump che vorrebbe riaprire buona parte dell'America entro quindici giorni: "E' un pazzo. Nei suoi incontri è sempre accompagnato dal prof. Anthony Fauci, una figura chiave. C'è una foto in cui si vede la mano del prof. Fauci sul viso, come a dire mamma mia cosa ha detto. Io mi fido di quello che dice il prof.Fauci e spero tanto che anche Trump si vidi di lui. E' in ottime mani, è un personaggio di una statura veramente mondiale".

     

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    Su quello che potrebbe accadere in estate: "Non ho una risposta su quello che accadrà in estate. Aprile sarà ancora un mese difficile, verso maggio potremo forse iniziare a vedere una via d'uscita. Bisogna preparare un piano di rientro alla normalità. Bisogna prepararlo ora. Non si potrà poi aprire tutto improvvisamente, ci sarà poi una esplosione di persone fuori a festeggiare, e magari non sarà ancora tutto finito. Bisognerà tornare alla normalità in maniera graduale. Mi auguro che potrà accadere a giugno, luglio. Penso che dobbiamo in questo momento focalizzarci soprattutto a trovare risorse mentali per resistere".

     

    Sul perché in Italia questo virus sembra avere una incidenza di letalità superiore rispetto al resto del mondo: "Non possiamo ancora dire se in Italia il virus uccide di più. Ci mancano i numeri delle persone infettate perché il tampone viene eseguito solamente sulle persone che vengono ricoverate in ospedale ed hanno quindi dei sintomi importanti. E' possibile che le persone infettate siano molte di più rispetto a quelle individuate. Le stime dicono che il numero delle persone infettate totali potrebbe essere tra i cinque e le dieci volte superiore rispetto ai numeri ufficiali".

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