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    L’UTILIZZO DELLA MASCHERINA NON È PIÙ OBBLIGATORIO AI SEGGI, MA RESTA COMUNQUE ANCORA QUALCHE “REGOLETTA” ANTI-COVID – BISOGNERÀ RISPETTARE IL DISTANZIAMENTO INTERPERSONALE DI ALMENO UN METRO ED È OBBLIGATORIO IGIENIZZARSI LE MANI PRIMA E DOPO AVER CONSEGNATO LA SCHEDA - PER I 420 MILA CITTADINI CHE SI TROVANO IN ISOLAMENTO DOMICILIARE PERCHÉ POSITIVI AL COVID C'E LA POSSIBILITA' DI VOTARE A CASA...


     
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    Paolo Russo per www.lastampa.it

     

    SEGGIO ELETTORALE MASCHERINA 5 SEGGIO ELETTORALE MASCHERINA 5

    Mentre cadono via via tutte le restrizioni dell’era pandemica, domenica al seggio qualche regoletta anti contagio bisognerà ancora rispettarla. A stabilirle è la circolare numero 45 del ministero dell’Interno, pubblicata lo scorso 2 settembre, che specifica le precauzioni da adottare nelle urne e come votare in caso di quarantena.

     

    L’utilizzo della mascherina non è più obbligatorio per gli elettori, ai quali viene però raccomandato di indossare almeno la chirurgica. Segretari, presidenti di seggio e scrutatori hanno invece l’obbligo di indossarla.

     

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    Resta per tutti gli elettori l’obbligo invece di rispettare il distanziamento interpersonale di almeno un metro, dunque tutti in fila armati di pazienza perché nei seggi potranno entrare solo tanti elettori quante sono le cabine elettorali che vi sono collocate.

     

    Prima di recarsi in cabina e di prendere scheda elettorale e matita è obbligatorio igienizzare le mani. Operazione che va ripetuta anche dopo aver consegnato la scheda, mentre per ogni seggio è prevista la sanificazione dell’ambiente.

     

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    Dopo il voto attenzione, niente rito della scheda infilata nell’urna, perché dovrà invece essere consegnata al Presidente di seggio, il quale prima di inserirla nell’apposita fessura dovrà staccare il tagliando anti frode apposto sulla scheda stessa. Chi ha avuto un contatto stretto con un positivo è tenuto al regime di autosorveglianza, per cui al seggio si dovrà recare obbligatoriamente con naso e bocca protetti da una Ffp2.

     

    Per i 420mila che si trovano invece in isolamento domiciliare perché positivi al Covid c’è la possibilità di votare a domicilio presentando domanda al proprio Comune, con allegato certificato medico. Stessa regola vale per le persone con gravi o gravissime infermità e per questo intrasportabili. Ma per chi non ha ancora presentato domanda niente più croce apposta sulla scheda, perché la volontà di esercitare il diritto al voto nel proprio domicilio va espressa tra il 10° e il 5° giorno antecedente alla votazione.

     

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    In caso di positività persistente le regole anti-Covid prevedono si possa uscire dall’isolamento -e quindi recarsi alle urne- al termine del 14° giorno dal primo tampone positivo, senza dover effettuare un nuovo test. Il regime di autosorveglianza che obbliga invece ad indossare l’Ffp2 al seggio termina a sua volta dopo il decimo giorno dal contatto stretto con un positivo.

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