Da Ansa
kovid kapoor
"Il mio nome e' Kovid e non sono un virus". Inizia cosi' l'articolo che il Washington Post dedica alle persone e aziende che nel mondo hanno il nome del virus. Kovid Kapoor di Bangalore, in India, ha scritto quel tweet nel febbraio 2020, subito dopo che l'Oms aveva annunciato il nome ufficiale del covid-19. A quell'epoca non aveva idea di cosa avrebbe comportato il suo nome, che in sanscrito significa 'studioso, persona colta', e tanti come lui si sono addirittura riuniti sui social per lamentarsi delle loro brutte esperienze.
birra corona
"E' stato pazzesco, ma ho deciso di prendere la situazione con buon umore", ha detto al Wp. La 28enne Kovid Jain, della città indiana di Indore, ha raccontato invece che "per il primo anno è stato esilarante", ma ora sceglie spesso di non usare il suo nome in pubblico, optando per quello di suo marito o altri soprannomi, "per risparmiarsi prese in giro indesiderate".
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Il Wp cita nel suo articolo anche altre persone o aziende con nomi collegati al virus: dalla birra messicana Corona (una delle prime prese di mira nel 2020) alla compagnia area americana Delta. Mentre l'artista Omarion, il cui vero nome è Omari Ishmael Grandberry, su Twitter ha cercato di cancellare qualsiasi confusione riguardo il suo nome e la variante omicron: "Sono un musicista e intrattenitore, non una variante", ha scherzato mentre augurava ai fan un felice anno nuovo.
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