• Dagospia

    TIM PARATUTTO - IL WEB SI SCATENA CON LE MIRABOLANTI AVVENTURE DEL PORTIERE DEGLI STATI UNITI: HOWARD SALVA IL TITANIC, I DISONAURI E LA MAMA DI BAMBI, PARA IL MORSO DI SUAREZ A CHIELLINI E LA FUORIUSCITA DEI CAPEZZOLI DI JANET JACKSON


     
    Guarda la fotogallery

    da www.dailymail.co.uk

    un uomo solo contro il belgio un uomo solo contro il belgio

     

    Tim paratutto. Tim Howard, il portiere degli Stati Uniti, è stato autore di 16 incredibili parate che hanno tenuto in gara la squadra contro il Belgio. Ha stabilito un nuovo record e, nonostante la sconfitta ai supplementari, il giocatore è diventato l’ultimo eroe di internet.

     

    La sua entusiasmante avventura brasiliana è oggetto di caricature e fotomontaggi. E’ partita addirittura una petizione per rinominare in suo onore il “Ronald Reagan Washington National Airport”. Se si ottengono 100.000 firme, la Casa Bianca dovrà prenderla in considerazione.

     

    E’ la mano di Dio, capace di respingere il gol di Maradona, il morso di Suarez a Chiellini e l’attacco dello squalo bianco. Può salvare dalla vergogna i capezzoli di Janet Jackson,

    un muro al posto della porta un muro al posto della porta

    dalla morte la mamma di Bambi e il papà di Simba. Howard può evitare l’affondamento del Titanic e l’estinzione dei dinosauri.

     

    Howard for President, prossimo Ministro della Difesa, faccia scolpita sul Monte Rushmore al posto di Theodore Roosevelt. Howard un uomo solo contro il Belgio, Il mago Galdalf che ostruisce il passaggio, un ragno con mille mani, un muro di mattoni.

     

    Gli utenti si scatenano e ricostruiscono la sua storia su Wikipedia: in realtà è superman, ma il suo alter ego indossa la barba e fa il portiere. Un follower cinguetta: «Ho cercato di seguirlo su Twitter, ma mi ha bloccato».

     

     

     

    2. HOWARD EROE DELL’AMERICA CHE HA SCOPERTO IL CALCIO

    tim howard superoe magnetico tim howard superoe magnetico

    Paolo Valentino per “Il Corriere della Sera

     

    Ci sono un eroe e un mito americani nella saga, dell’eliminazione, crudele e meritata, degli Stati Uniti dalla Coppa del Mondo. Il mito del «comeback kid», il ragazzo che parte da dietro e va a vincere, calza a pennello a Tim Howard, il portiere con la sindrome di Tourette, l’uomo che solo tra i pali riesce a dominare i troppi tic incontrollabili che lo affliggono, producendo concentrazione e prestazioni fuori dal comune.

    tim howard sul dollaro tim howard sul dollaro

     

    Sedici salvataggi, raccontano gli sport writer americani adoratori dei numeri, un record nei Mondiali dal 1966. È sempre difficile trovare un posto al calcio nel racconto popolare e nelle vene dell’America. Ma per un pomeriggio almeno, un’intera nazione ha sofferto, trovato ispirazione, si è disperata e ha sperato, ha esultato per poi finire in lacrime davanti ai salti felini di un portiere e a una bellissima sconfitta, che per quanto in bilico e rovesciabile fino all’ultimo (pensiamo al mancato gol finale e alla lotteria dei rigori) è sempre stata scritta nella storia della partita e più in generale del torneo.
     

    Ha vinto la squadra con più qualità e più alto tasso tecnico. Ed è un dramma in fondo seriale per gli Stati Uniti, che puntualmente arrivano agli appuntamenti quadriennali con l’élite del football mondiale carichi di attese e di speranze, per poi tornare a casa dopo tre, al massimo quattro incontri, sconfitti e delusi.
     

    tim howard salva lewis hamilton tim howard salva lewis hamilton

    Eppure, come in una catarsi, questa volta è stato diverso. E se la nazionale americana ha perso l’ennesima battaglia, gli Stati Uniti potrebbero aver gettato le basi per vincere finalmente la guerra del calcio. In media oltre 25 milioni di persone hanno visto le partite dello Usa Team: la gente si è assiepata negli stadi, nei parchi, nei palazzetti dello sport. Anche aiutata da fusi orari favorevoli — qui le dirette sono alle 12, alle 16 o alle 18 —, l’audience televisiva è stata superiore a quelle delle finali del basket o del baseball. Il 14 per cento delle persone tra 14 e 24 anni dichiarano il calcio loro sport favorito, solo il football americano è più popolare in quella fascia d’età. È un buon auspicio, tale da far pensare che un grande numero di fan seguirà il «beautiful game» anche dopo la fine dei Mondiali in Brasile.
     

    tim howard salva i dinosauri dall estinzione tim howard salva i dinosauri dall estinzione

    «Il Paese è cambiato. Questa è una nuova America», dice Don Garber, commissario della Major League Soccer, la lega calcio americana. Sicuramente la nuova passione calcistica fotografa anche i nuovi equilibri etnici del Paese, segnati da una forte espansione della comunità ispanica, da sempre legata al pallone.
     

    tim howard salva la formula uno tim howard salva la formula uno

    Che poi tutto questo si traduca in un salto di qualità, in grado di mettere il calcio sullo stesso piano dei tradizionali sport americani, in termini di spettatori e investimenti, resta tutto da vedere. Oggi la Mls attira una media di 18 mila spettatori a partita, ma i rating televisivi sono molto bassi. Solo 16 città degli Stati Uniti hanno squadre professionistiche, il che non facilita lo sviluppo di larghe tifoserie. E c’è poi la difficoltà di un gioco, che non prevede break commerciali regolari, che ha sempre tenuto lontani i grandi marchi. Eppure, assicurano in molti, è solo questione di tempo. Quando succederà, Tim Howard sarà già diventato leggenda.
     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport