1.POLIZIA INDIVIDUA AUTORE POST FB CONTRO BOLDRINI
laura boldrini
(ANSA) - La polizia postale ha individuato il responsabile del post contenente le minacce alla presidente della Camera Laura Boldrini pubblicato ieri su Facebook. Si tratta, secondo quanto si apprende, di un 58enne della provincia di Cosenza. Gli agenti stanno effettuando una perquisizione nella sua abitazione.
Già nella giornata di ieri i poliziotti del Cnaipic, il Centro anticrimine informatico della Polizia, avevano individuato le tracce informatiche lasciate dall' autore del post e, grazie alla collaborazione di Facebook, hanno recuperato i dati necessari per identificare fisicamente il responsabile. L'autore è un 58enne della provincia di Cosenza: risulta titolare di un profilo Facebook pieno di immagini violente, minacce e personaggi armati. Gli uomini della Digos e della Postale di Cosenza stanno eseguendo una perquisizione nella sua abitazione.
2.FOTO BOLDRINI: A CASA DELL'AUTORE MATERIALE UTILE A INDAGINI
FAKE NEWS CONTRO LAURA BOLDRINI
(ANSA) - Materiale definito "utile alle indagini" è stato trovato dalla polizia a casa dell'uomo ritenuto il responsabile del post contenente le minacce alla presidente della Camera Laura Boldrini pubblicato ieri su Facebook. L'uomo, un artigiano italiano che vive a Torano Castello, già da ieri sera era controllato dalla polizia di Cosenza dopo la segnalazione giunta da Roma. Stamani, ha spiegato il questore di Cosenza Giancarlo Conticchio, si è tenuta una riunione operativa e stamani personale della Digos e della Polizia postale è entrata in azione perquisendo l'abitazione.
3.FOTO BOLDRINI: AUTORE NON APPARTERREBBE MOVIMENTI ESTREMISTI
(ANSA) - Non apparterrebbe a movimenti radicali o estremisti l'artigiano 58enne individuato dalla polizia come l'autore del post su facebook contenente minacce alla presidente della Camera Laura Boldrini. L'uomo vive in una zona di campagna a Torano Castello, Comune ad una trentina di chilometri a nord di Cosenza, con la moglie e due figli. Secondo quanto si è appreso, l'uomo si "diletterebbe" a pubblicare sul suo profilo facebook commenti e fotomontaggi per "denunciare" le cose che a suo giudizio non andrebbero bene in Italia. I particolari dell'indagine saranno resi noti domani nel corso di una conferenza stampa in programma alle 11 in Questura, a Cosenza, alla presenza del procuratore della Repubblica Mario Spagnuolo.
4.LA BOLDRINI DECAPITATA SU FACEBOOK
Dino Martirano per il ''Corriere della Sera''
laura boldrini
E considerato che Macerata è anche la città della presidente della Camera Laura Boldrini, perché non mettere su Facebook un fotomontaggio con l' immagine della sua testa insanguinata? «Sgozzata da un nigeriano inferocito, questa è la fine che deve fare così per apprezzare le usanze dei suoi amici...», recita la didascalia. Sui social, il sismografo dell' incitamento all' odio è impazzito dopo i colpi sparati dall' incensurato Luca Traini contro persone con la pelle nera ridotte a bersagli.
Come in passato, la presidente della Camera è entrata nel mirino dei cecchini razzisti della Rete. L' immagine choc pubblicata su Facebook è stata diffusa dai Sentinelli di Milano laici e antifascisti, con tento di nome e cognome dell' autore: «Non crediamo sia più il tempo come pratica da social di cancellare il nome di chi scrive e pubblica cose così», ha detto il portavoce Luca Paladini. Che ha aggiunto: «Il post ci è stato segnalato ma una volta che lo abbiamo diffuso chi lo ha pubblicato lo ha rimosso».
laura boldrini copertina d repubblica
Per la polizia postale non dovrebbe essere impossibile rintrecciare l' autore anche perché la presidente della Camera ha già subito altri attacchi. Giorni fa, un fantoccio-Boldrini è stato dato alle fiamme a Busto Arsizio dai Giovani padani, allora la presidente ha ricordato i precedenti. Ieri, invece, Laura Boldrini (che ha ricevuto attestati di solidarietà da Pietro Grasso, Giorgia Meloni, Raffaele Fitto, Anna Maria Furlan, Roberto Speranza, Massimo D' Alema, Mara Carfagna) ha scritto su Twitter: «Quanto accaduto oggi a Macerata dimostra che incitare all' odio e sdoganare il fascismo, come fa Salvini, ha delle conseguenze. Basta odio, Salvini chieda scusa».
«Patriota», «eroe», «giustiziere», «santo subito», «Traini presidente», «dovevi prendere meglio la mira». I fan dell' incensurato che spara in strada a chiunque abbia la pelle nera hanno rumoreggiato per tutta la giornata, definendolo anche «il perfetto capro espiatorio del sistema»: «Tutto 'sto casino per il povero Luca ma non è morto nessuno...». A dire il vero, però, i social traboccano anche di messaggi di segno opposto.
laura boldrini
«Ha pianificato tutto, compreso il saluto romano... Non è follia. È terrorismo politicamente pianificato», ha scritto Leonardo Bianchi. In Rete c' è stata grande condivisone del video di giugno in cui si vede, al comizio di Salvini a Corridonia, proprio la faccia di Luca Traini ai tempi candidato della Lega. Allora, il segretario disse di Boldrini: «Quando si voterà, cambierà mestiere».