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    IN ASSENZA DI IDEE PER LA MANOVRA, SERVONO NEMICI – GIORGIA MELONI HA CHIESTO DI CONCENTRARE TUTTA LA COMUNICAZIONE SUL SUPERBONUS, INDICATO COME IL COLPEVOLE UNICO DELLA MANCANZA DI RISORSE. POI È RICORSA ALLA SOLITA NARRAZIONE DA VITTIMA, PARLANDO DI “SABOTAGGI”. MA CON CHI CE L’AVEVA? DI SICURO, LA DUCETTA HA CONSIDERATO INOPPORTUNO L’ATTACCO DI SALVINI A GENTILONI, ARRIVATO PROPRIO MENTRE IL GOVERNO DEVE TRATTARE CON BRUXELLES SU MOLTI, TROPPI DOSSIER (PNRR, PATTO DI STABILITÀ, MES)


     
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    Estratto dell’articolo di Francesco Olivo per “La Stampa”

     

    SEMO GENTE DI PORCATA - VIGNETTA BY MANNELLI SEMO GENTE DI PORCATA - VIGNETTA BY MANNELLI

    Giorgia Meloni ha chiesto compattezza, ha indicato i nemici, compresi «i sabotaggi», e poi ha messo in riga i partiti: «Non avanzate pretese impossibili». La premier aveva immaginato questo vertice di inizio stagione con i capigruppo di maggioranza come una riunione informale.

     

    Negli inviti ha fatto scrivere "aperitivo", anche per smorzare le tensioni sulla legge di bilancio […]. Da giorni, infatti, si è cominciato a parlare di una «manovra prudente» (anche se l'autore della frase Giancarlo Giorgetti ieri non ha partecipato all'incontro), la premier aveva fatto filtrare la richiesta a Forza Italia e Lega di evitare impuntature su misure elettorali, visti i tempi difficili dell'economia.

     

    IL CONTO DEL SUPERBONUS - MEME BY OSHO IL CONTO DEL SUPERBONUS - MEME BY OSHO

    Il percorso, hanno ragionato i fedelissimi di Meloni, deve essere sminato il più possibile. Anche perché qualche dissapore si sta già registrando: quello tra i partiti e Palazzo Chigi e poi tra i ministri e Giorgetti che ha il compito di applicare una spending review nei dicasteri.

     

    «Sminare» vuol dire anche evitare incidenti parlamentari: la premier infatti, accanto al ministro dei rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha fatto un appello a essere tutti presenti nel giorno in cui ci saranno le votazioni decisive alla Camera e al Senato, in particolare quando tra qualche settimana ci si dovrà esprimere sulla Nadef […].

     

    giorgia meloni matteo salvini giorgia meloni matteo salvini

    «L'austerità è iniziata dal menù», dice uno dei partecipanti […], lamentandosi della frugalità del cibo offerto «giusto qualche tartina, e spumante solo su richiesta». Meloni si è raccomandata con tutti di tenere la discrezione più assoluta sui contenuti, anche per dare un'immagine di unità […]. Proprio per questo scopo, Meloni ha evitato di entrare nei dettagli delle misure […]. Altra richiesta di Palazzo Chigi ai capigruppo è di concentrare tutta la comunicazione sul Superbonus, indicato come il fattore decisivo, e di fatto unico, della mancanza di risorse di cui soffre il Paese.

     

    giorgia meloni con paolo gentiloni giorgia meloni con paolo gentiloni

    Una nota di Palazzo Chigi indica le priorità: «Le risorse verranno concentrate su salari, sanità, famiglie e pensioni». Nell'elenco manca, lo notano i leghisti appena usciti dal vertice, un riferimento alle infrastrutture, soprattutto al ponte sullo Stretto di Messina, al quale Salvini tiene più di ogni altra riforma. Poi c'è un riferimento ai "sabotaggi" contro cui starebbe lottando il governo. Con chi ce l'ha Meloni? Nessuno lo vuole chiarire, ma in molti notano che il vertice, di fatto, era iniziato già qualche ora prima dell'arrivo dei partecipanti a Palazzo Chigi.

     

    maurizio leo giorgia meloni giancarlo giorgetti maurizio leo giorgia meloni giancarlo giorgetti

    Il clima lo aveva surriscaldato Matteo Salvini con un attacco durissimo e inedito […] contro Paolo Gentiloni, commissario Ue all'Economia: «In questo periodo ho avuto l'impressione di avere un commissario europeo che giocava con la maglietta di un'altra nazionale. Più che dare suggerimenti, elevava lamenti e critiche». Una sorta di accusa di alto tradimento, che si è concluso con un auspicio: «È fondamentale avere commissari europei che difendano l'interesse dell'intera comunità e del Paese».

     

    Non è chiaro se sia questo il "sabotaggio" di cui ha parlato Meloni, ma sicuramente l'attacco a Gentiloni non era concordato con la premier e, se pur condiviso nella sostanza da buona parte della squadra di governo, viene considerato particolarmente inopportuno.

    ELLY SCHLEIN PAOLO GENTILONI ELLY SCHLEIN PAOLO GENTILONI

    L'esecutivo, infatti, è nel pieno di una difficile trattativa con Bruxelles, che diventerà sempre più importante nelle prossime settimane, come ha dimostrato la recente missione del ministro per gli Affari Ue Raffaele Fitto. Il tentativo di Salvini sembra quello di cercare un altro colpevole, che non sia soltanto il Superbonus, per giustificare davanti agli elettori la seconda manovra inadempiente, rispetto alle molte promesse elettorali.

     

    L'ex premier ha risposto senza entrare nel merito: «Il commissario italiano - ha detto - ha la fiducia del governo italiano "per definizione"». L'attacco di Salvini viene criticato dall'opposizione: «È il solito schema: la destra non trova soluzioni e allora cerca nemici - dice la segretaria del Pd, Elly Schlein -. […]». […]

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