Noemi Penna per la Stampa
lago di topliz
Il lago del tesoro. Fra le Alpi austriache c'è un mistero che proseguirà almeno fino al 2108: quello del tesoro che i nazisti avrebbero nascosto alla fine della Seconda Guerra Mondiale nel lago Toplitz. Uno specchio d'acqua lungo due chilometri per 103 metri di profondità massima, dove un plotone del Terzo Reich nell'aprile del 1945 gettò numerose casse dal contenuto misterioso. A testimoniare la presenza di quelle casse sono stati gli stessi abitanti della zona, che furono costretti a portare sulle spalle i pesanti contenitori fino alle sponde del lago. Ma nessuno ne ha mai svelato il contenuto.
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Si parla di documenti segreti, ma anche di opere d'arte, chili e chili di oro e addirittura di alcune parti mancanti della camera d'ambra di San Pietroburgo. Ma in realtà i tanti tentativi di recupero hanno portato a galla solo sterline contraffatte, stampate dai nazisti per ribaltare le sorti della guerra. Decine di cercatori di tesori e sub improvvisati si sono avventurati sulle montagne che circondano il lago. Ricerche finite a volte in tragedia che il Bundesforste, l'ente austriaco di protezione delle foreste, ha vietato nel 2009 per 99 anni.
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Questo anche perché il Toplitz è più insidioso di quanto si possa pensare: a partire da una profondità di 20 metri, le acque di questo laghetto alpino sono completamente prive di ossigeno. L'acqua è salmastra e il buio nasconde rami, piante e alberi in cui alcuni sub sono rimasti incastrati, perdendo la vita. Anche raggiungere il lago non è così semplice: si può accedere alla zona solo a piedi, lungo un sentiero di un chilometro e mezzo di proprietà privata. Un divieto nel divieto, che non fa che alimentare il mistero.
SOLDATI NAZISTI