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Stefano Montefiori per il Corriere della Sera
«Jürgen sei un eroe», «Siamo tutti Jürgen Conings», erano le scritte esibite ieri alla manifestazione no vax di Bruxelles. Da 10 giorni Conings, 46 anni, tiratore scelto dell' aviazione belga e istruttore dopo le missioni in Bosnia, Kosovo, Libano, Afghanistan e Iraq, è in fuga, ricercato da centinaia di agenti e soldati.
È armato, pericoloso, ha lasciato lettere in cui minaccia attentati contro le moschee ma soprattutto promette di combattere la «dittatura sanitaria», il governo che la impone e gli scienziati che a suo parere la giustificano. Conings cita tra i suoi obiettivi il più mediatico virologo belga, Marc Van Ranst, che da giorni ha lasciato la sua abitazione e vive con la famiglia in una località nascosta, sotto protezione della polizia.
Accanto alla comprensibile solidarietà a Van Ranst, si fa sentire in Belgio, soprattutto nella parte fiamminga, uno stupefacente appoggio a Conings, diventato ormai l' idolo dell' estrema destra complottista, che vede nella pandemia il sistema definitivo trovato dai potenti per controllare il mondo.
Nel febbraio scorso i servizi di intelligence belgi lo hanno inserito nella lista delle minacce alla sicurezza dello Stato, eppure Conings ha conservato l' accesso alle armi della base, dove ha sottratto fucili e lanciarazzi.
soldati a caccia di jurgen conings
Gli ultimi atti del militare sono stati rubare le armi, deporre sulla tomba dei genitori le medaglie conquistate nelle missioni all' estero, scrivere alla fidanzata una lettera di addio nella quale dice di essersi «unito alla resistenza, sono pronto a morire, non ho paura», e poi fare un sopralluogo di circa due ore al domicilio di Van Ranst, l' uomo che rappresenta tutto ciò che Conings odia: il potere della scienza e quindi l' obbligo di portare le mascherine e la raccomandazione a vaccinarsi, ma anche l' antirazzismo grazie a prese di posizione pubbliche di lunga data.
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Il giorno dopo la sparizione gli agenti hanno ritrovato in un parco naturale vicino al confine con i Paesi Bassi la camionetta di Conings. All' interno, quattro lanciarazzi anticarro, munizioni e un dispositivo che avrebbe potuto farla esplodere. Si pensa che Conings abbia continuato la fuga portando con sé altre armi, ed è ormai ricercato anche dall' Interpol.
Le ultime indagini mostrano che mesi fa Jürgen Conings ha addestrato i neonazisti che si fanno chiamare «Legione fiamminga» in omaggio alla formazione che durante la Seconda guerra combatté al fianco della Germania. Conings ha l' appoggio degli estremisti nei canali Telegram, ma quel che impressiona di più è il sostegno alla luce del sole di cui gode nelle manifestazioni no vax. Anche Perrine Laine, consigliera nel comune di Ath, sta con lui «al 1.000 per 1.000».
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Dalla località segreta nella quale è costretto a vivere, Marc Van Ranst non è riuscito a trattenersi e due giorni fa è intervenuto in una chat di estrema destra per insultare i suoi persecutori. «Migliaia di idioti che scrivono cinque parole con tre errori hanno trovato il loro eroe nella persona che vuole uccidermi, è fantastico», ha detto Van Ranst alla radio Rtl belga. «Nel rifugio io continuo a lavorare, i miei figli fanno scuola a distanza, come ai tempi del lockdown.
Siamo protetti dalla polizia.
Poca paura, tanta collera».
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