PARISE FIORONI
Stralcio della lettera inedita che Goffredo Parise scrisse alla compagna Giosetta Fioroni da Nanchino il 3 maggio 1969 pubblicato dalla rivista Riga e ripubblicato da “la Stampa”
La Cina risponde in pieno all' idea di società di massa che mi ero fatto, e conferma tutte le mie idee sulle società di massa: indifferenziazione dell' individuo, morte totale dell' arte, strapotere della burocrazia, ecc. A differenza dell' America la Cina è soltanto consumatrice di idee, non di beni di consumo. E nella fattispecie delle idee marxiste e delle idee personali del signor Mao.
A differenza di altri europei noi italiani abbiamo due strumenti, esperienze in più per cercare di capire questa società: abbiamo la conoscenza e l' esperienza del cattolicesimo e del fascismo. Antica dittatura ideologica cioè, e recente dittatura militaresca. Per il resto abbiamo gli stessi strumenti conoscitivi di Marco Polo: gli occhi per guardare e il cervello per riflettere. [...]
GIOSETTA FIORONI RITRATTO DI PARISE
Rimane tutto il sottofondo, profondissimo a dire il vero, della cultura cinese, di cui visibilmente la traccia più misteriosa e affascinante è la scrittura. Per tutto il resto, contrariamente a quanto si è sempre creduto non vi è arte in Cina: vi è artigianato raffinatissimo se si vuole ma mai arte: ad eccezione forse della scrittura, che è l' unica espressione individuale e che comporta lo stile: infatti è pittura e scrittura insieme.
PARISE GIOSETTA FIORONI
Lo sforzo maggiore che bisogna compiere ad ogni momento è quello di sradicarsi dal proprio concetto di conoscenza individuale e di vita individuale per calarsi nel concetto di conoscenza e vita collettive.
Il collettivo a noi sembra promiscuo, e lo è. Ogni sforzo della dittatura esercitata da questo governo è diretto appunto a questo. Alla totale indifferenziazione dell' individuo. Infatti mai, in altri paesi o repubbliche popolari, ho visto una reale indifferenziazione, attuata, come qui.
Non si riconosce nessuno. Non esistono classi. Tutti sono vestiti poverissimamente e in modo eguale, eccezione forse dei funzionari che sono vestiti di scuro ma anche loro allo stesso modo.
PARISE FIORONI
Il tenore di vita, rispetto all' Europa, è molto basso: rispetto alla Cina, buono. Tutti lavorano, le donne tirano carretti carichi di sacchi di grano. L' indifferenziazione, con grande gioia di Dacia, raggiunge naturalmente i sessi, ed ha come base il lavoro.
Quanto al sesso non esiste, o meglio, esiste una morale puritana quasi furiosa. Prima di sposarsi non ci si bacia neppure. Tutto sommato sono pretini e monachine fasciste, per dirla in breve, fanatici e militaristi.
Vedi un po' che allegria! [...]
PARISE