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    IN DIREZIONE OSTINATA E CONTRARIA! IN MORTE DI FABIO BUZZI, L'INGEGNERE CHE CORREVA SUL MARE – L’IMPRENDITORE 76ENNE SI E SCHIANTATO A VENEZIA CON LA SUA BARCA OFFSHORE DA VENTI METRI NON SOLO ERA UNA LEGGENDA DELLA NAUTICA: COSTRUIVA NAVI MILITARI, TRA I SUOI CLIENTI ANCHE LA GUARDIA DI FINANZA. ERA FINITO NELLE CARTE DI WIKILEAKS PER…


     
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    Francesco Furlan per la Repubblica

     

    fabio buzzi fabio buzzi

    Ci era riuscito. Ancora una volta, ostinato come sempre. Da Montecarlo a Venezia in 18 ore e 32 minuti al comando della Nuova Argentina, barca offshore da venti metri. Ma mentre i cronometristi fissavano il tempo dell' ennesimo record del campione della nautica, la sua barca è andata a schiantarsi contro la lunata alla bocca di porto del Lido, uno dei tre ingressi alla laguna di Venezia. Ha centrato la diga costruita per proteggere il Mose dallo scirocco, ha preso il volo ed è caduta dall' altra parte.

     

    L' imprenditore della Fb Design e pilota Fabio Buzzi, 76 anni vissuti a tutta velocità sull' acqua, è morto nell' impatto, così come altri due dei suoi compagni di viaggio, Luca Nicolini, imprenditore 57enne, ed Eric Hoorn, meccanico inglese. L' unico sopravvissuto, sbalzato in acqua nell' impatto con la diga, è Mario Invernizzi, anche lui di Lecco, ricoverato all' ospedale civile di Venezia. «Stavo preparando la borsa perché ormai eravamo arrivati », ha spiegato agli amici che sono andati a trovarlo in ospedale, «non mi sono neppure accorto dello schianto: mi sono trovato in acqua a gridare aiuto». Nelle sue parole il dolore per gli amici persi: «Buzzi per me era come un padre».

     

    fabio buzzi fabio buzzi

    L' imprenditore di Lecco era un punto di riferimento per tutti gli appassionati della nautica. Proprio a Venezia era iniziata la sua lunga carriera di pilota, correndo a 17 anni lungo il Po da Pavia. Una passione che, negli anni, lo ha portato a vincere oltre cinquanta titoli in diverse classi, vincendo sette volte anche l' Harmsworth Trophy, il più antico trofeo motonautico. L' anno scorso, sul lago di Como, il record di velocità sull' acqua con un motore diesel: 277,5 chilometri orari. Scafo Fb Design e motore Fpt, azienda da sempre partner di Buzzi.

     

    Era un pilota, un ingegnere progettista e un imprenditore. Mescolava numeri e passione, record e commesse. «Preciso, alla ricerca della perfezione, non lasciava mai nulla al caso. Una leggenda», lo ricordano gli amici che erano pronti a festeggiare il record sulla storica Montecarlo-Venezia, che già deteneva dal 2016. Tre estati fa Buzzi, con un equipaggio del quale facevano parte anche Invernizzi e Hoorn, aveva stabilito il primato in 22 ore 5 minuti. Superato con Nuova Argentina, capace di raggiungere i 70-75 nodi, quasi 140 chilometri all' ora. «Una barca progettata da lui», dice Giampaolo Montavoci, ex campione del mondo di offshore, «queste sfide erano l' occasione per collaudare i suoi prodotti nautici».

     

    fabio buzzi fabio buzzi

    Perché l' ingegnere che a settant' anni sognava ancora le grandi imprese, era anche un imprenditore il cui cantiere Fb Design, fondato nel 1971, ha fatto la storia della nautica. Prima specializzandosi nelle imbarcazioni da competizione - sua la firma anche sul catamarano Pinot di Pinot sul quale morì nel 1990 a Nizza Stefano Casiraghi - e poi, a partire dagli anni Novanta, nella costruzioni di navi militari, dove aveva fiutato un nuovo mercato. Forniva corpi militari in tutto il mondo, tra i suoi clienti anche la Guardia di finanza.

     

    Nel 2010 le commesse di Buzzi finirono nei documenti diffusi da Wiki-Leaks: gli Usa avevano chiesto all' Italia di bloccare l' esportazione in Iran di dodici barche veloci, che avrebbero rappresentato un rischio per le navi americane. E mentre in molti ricordano le imprese sportive e imprenditoriali di Buzzi, gli amici si chiedono che cosa sia successo martedì. «Era arrivato, forse per l' euforia o la stanchezza dopo aver percorso 1200 miglia, ha confuso le luci dei fanali che delimitano la lunata, con quelle d' ingresso alla bocca di porto del Lido», ipotizza Montavoci. La Capitaneria di porto, coordinata dalla procura, sta vagliando gli strumenti di bordo. Per capire perché sono morti Buzzi e il suo equipaggio nell' ultima sfida con la velocità.

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