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    FIGLI E FIGLIASTRI - IN FININVEST, SECONDO LO STATUTO, COMANDA CHI HA IL 51%: NESSUN FIGLIO DA SOLO PUÒ DECIDERE, MA L’ACCORDO DI MARINA E PIER SILVIO VINCE SIA SULL’ASSEMBLEA ORDINARIA, CHE SU QUELLA STRAORDINARIA (INSIEME HANNO IL 52%) - SENZA IL VIA LIBERA DI ALMENO UNO DEI DUE, BARBARA, ELEONORA E LUIGI NON POSSONO DECIDERE NULLA, NEMMENO CHE DIVIDENDO DISTRIBUIRSI - “REPUBBLICA”: “NON ESSENDOCI IN FININVEST UN MECCANISMO DI PRELAZIONE, DOVRANNO ESSERE SCRITTE PURE LE REGOLE SU COME LIQUIDARSI. NEPPURE IL VALORE DELLE AZIENDE QUOTATE È UNA CERTEZZA…”


     
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    Estratto dell’articolo di Sara Bennewitz per “la Repubblica”

     

    BERLUSCONI FIGLI 3 BERLUSCONI FIGLI 3

    Marina e Pier Silvio Berlusconi consolidano il controllo del 53% di Fininvest e nei corridoi di Mediaset tutti tirano un sospiro di sollievo. […] Chi li conosce dice che si spalleggiano a vicenda. […] Ai primi due eredi va il 26,5% ciascuno della cassaforte, agli altri tre l’11% in meno o il 15,5% a testa. Ma c’è di più, perché Barbara, Eleonora e Luigi devono sottostare allo statuto di Fininvest, che ha una forma giuridica antica, fatta a misura di un’azienda che era padronale, e che quindi non prevede che le minoranze abbiano voce in capitolo.

     

    i figli di silvio berlusconi con paolo e marta fascina i figli di silvio berlusconi con paolo e marta fascina

    Lo statuto scarno (solo 8 pagine), redatto dal fidato notaio Arrigo Roveda, prevede che la società abbia una durata fino al 2100, abbia un consiglio composto da un minimo di 3 a un massimo di 11 membri, e che le decisioni vadano prese a maggioranza. In Fininvest comanda chi ha il 51%, certo nessun figlio da solo può decidere, ma l’accordo di Marina e Pier Silvio vince sia sull’assemblea ordinaria, che su quella straordinaria. Senza il via libera di almeno uno dei due, Barbara, Eleonora e Luigi non possono decidere nulla, nemmeno che dividendo distribuirsi.

     

    BERLUSCONI FIGLI 3 BERLUSCONI FIGLI 3

    Le regole sono chiare, ma non è detto che tutti siano felici di rispettarle. Una materia che sarà a lungo discussa dagli avvocati nei prossimi mesi. Il testamento è stato aperto, ma gli eredi non l’hanno ancora accettato, e se l’operatività delle aziende e dei loro 20 mila dipendenti è assicurata, la mappatura del patrimonio deve passare al setaccio dei periti e dei creditori. Dovrà essere trovato un accordo per spartirsi i beni indivisibili, come le ville, le barche, i quadri, tenendo sempre conto che a Marina e a Pier Silvio spetta comunque di più. Formalmente i Berlusconi ostentano una grande unità familiare e d’intenti. […] Ma al momento di dividere il bottino l’amore potrebbe vacillare.

     

    Veronica Lario con Silvio Berlusconi e i figli Veronica Lario con Silvio Berlusconi e i figli

    […] Senza considerare che non essendoci in Fininvest un meccanismo di prelazione, dovranno essere scritte pure le regole su come liquidarsi. Neppure il valore delle aziende quotate è una certezza: la partecipazione di controllo di Mondadori e Mfe, probabilmente vale di più dei prezzi di Borsa, viceversa cedere parte delle quote di Mediolanum in blocco potrebbe comportare un prezzo di realizzo inferiore.

    pier silvio berlusconi con la figlia lucrezia pier silvio berlusconi con la figlia lucrezia silvio berlusconi con il figlio pier silvio e silvia toffanin silvio berlusconi con il figlio pier silvio e silvia toffanin

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