1. MULÈ, 'SU CASA E PENSIONI LA MANOVRA VA MODIFICATA'
giorgio mule sottosegretario di stato alla difesa foto di bacco
(ANSA) - Nella Manovra ci sono "macchie che disturbano l'insieme, vanno tolte: lo sosteniamo senza nessuna vena polemica e senza ultimatum tipo 'prendere o lasciare', ma chiedendo delle discussioni approfondite".
Così al QN il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè. "Su casa e pensioni, innanzitutto - spiega - Dovremmo ripensare all'aumento della cedolare secca e sicuramente alla garanzia di una mini-proroga del superbonus per quei condomini che hanno cominciato i lavori e che li hanno fatti almeno al 60%.
In più credo che sulle pensioni minime e sulle rivalutazioni per chi prende 1.700 euro spero si possa ancora intervenire. Mi sembrano misure di buon senso ma, ripeto, la mia è un'opinione personale, anche se queste opinioni fanno molti proseliti.
licia ronzulli e antonio tajani convegno di forza italia a paestum
Se le cose dovessero restare nel modo in cui le abbiamo discusse fino a questo momento, allora presenterò i miei emendamenti. Che c'è di male nel fare emendamenti? Nessuno si sogna di stravolgere una manovra che a me piace nei principi".
"Sulla questione delle pensioni minime credo che ci sia convergenza - dice ancora - ma questa non è una gara a chi arriva prima. Vediamo qual è la mediazione e poi si valuterà se presentare emendamenti".
2. TONI ALTI SULLA MANOVRA E NUOVE ADESIONI FORZA ITALIA RIBOLLE IN VISTA DEL CONGRESSO
Estratto dell’articolo di Paola Di Caro per il “Corriere della Sera”
licia ronzulli giorgio mule
[...] Forza Italia è [...] al centro della scena su due versanti: da una parte l’apertura delle porte a tanti esponenti vicini agli azzurri, centristi, ma anche leghisti e dei 5 Stelle, tanto che qualcuno paragona Forza Italia a una sorta di Arca di Noè; dall’altra, con una posizione molto ferma, e toni decisi, sulla manovra a difesa dei propri temi storici (no a nuove tasse, soprattutto sulla casa), portata avanti da tutto il partito, Antonio Tajani (che oggi incontrerà Giorgia Meloni) in testa, ma con la vecchia area dei falchi quasi all’assalto.
[…] Ha irritato parecchio Fratelli d’Italia (il capogruppo Foti ha bacchettato chi tenta di piantare «bandierine») il no degli azzurri all’innalzamento della cedolare secca sugli affitti brevi, sulla quale lo stesso segretario aveva chiesto un dietrofront. Altre richieste erano arrivate da FI e sono state accettate — contro la tassa sugli extraprofitti delle banche e il prelievo del Fisco sui conti correnti —, un buon risultato. Ma la velocità della Lega nel rivendicare il successo del ripristino di quota 103, pur con molti limiti, per andare in pensione ha provocato una reazione. E così, da Tajani a Barelli, si è tornati all’attacco sulla cedolare secca.
LICIA RONZULLI ANTONIO TAJANI
Il governo aveva anche respinto le rimostranze degli azzurri sull’aumento dell’Iva su assorbenti e prodotti per bambini, ma sugli affitti brevi è andato incontro agli azzurri per un accordo: il 26% lo pagherà solo chi ha più di una casa in locazione. E però, dall’area dei cosiddetti falchi sono insorti: «C’è un assalto finale alla casa!», ha tuonato Giorgio Mulè, mentre Alessandro Cattaneo continua a chiedere modifiche su cedolare secca e superbonus.
Per abbassare la tensione è dovuto intervenire il portavoce nazionale di FI Raffaele Nevi: «FI condivide l’impianto generale della finanziaria», ha detto, pur ribadendo l’«assoluta ritrosia su nuove tasse e balzelli», parlando di «dettagli». […]
RAFFAELE NEVI
Ci si chiede quindi se ci sia una strategia — far protestare i falchi perché poi Tajani abbia più armi per trattare — o una sotterranea lotta interna. Argomento quest’ultimo privilegiato da alcuni esponenti di vertice di FI, secondo i quali la vecchia guardia che guidava il partito (Ronzulli, Cattaneo, Mulè), che non starebbe ottenendo grandi risultati nel tesseramento e che rischierebbe di non avere in congresso una rappresentanza di minoranza, cerca in questo modo visibilità e possibilità di spazi nel nuovo organigramma.
antonio tajani giorgia meloni al senato
Sgomitate interne dunque, in un partito contendibile, si mescolano a battaglie nella maggioranza, in vista sia del congresso che delle elezioni europee. E in questa chiave va anche letto il grande lavoro dei vertici per far «tornare a casa» tanti esponenti storici del mondo berlusconiano: di recente Letizia Moratti è diventata presidente della Consulta azzurra e nel Consiglio regionale lombardo hanno aderito anche i suoi consiglieri e altri esponenti di Italia migliore. L’ex sindaco Albertini ha dato la sua disponibilità e sembra ad un passo il ritorno di Roberto Formigoni […]. […]
licia ronzulli e antonio tajani convegno di forza italia a paestum ANTONIO TAJANI LICIA RONZULLI ALESSANDRO CATTANEO SILVIO BERLUSCONI AL QUIRINALE PER LE CONSULTAZIONI ABBRACCIO TRA LICIA RONZULLI E ANTONIO TAJANI