DAGONEWS
SILVIO BERLUSCONI TAJANI LANCIO EUROPEE
In Forza Italia volano gli stracci. Berlusconi ha convocato per giovedì 30 maggio alle ore 16 a Villa Gernetto il comitato di presidenza di Forza Italia. Cosa c'è all'ordine del giorno? ''L'esame della situazione politica''. Cosa si nasconde dietro a questo vaghissimo programma? Forse l'azzeramento dei vertici?
Sono in tanti tra i coordinatori regionali e i deputati in sommossa che chiedono un cambio di direzione rinnovando – ovviamente! – la fiducia in Berlusconi ma che furoreggiano contro il suo staff. L’indice è puntato sul cerchio magico: il vice presidente del partito Antonio Tajani, che pur avendo goduto di un seggio ''in bianco'' dove non è stato fatto candidare Berlusconi, ha ottenuto solo 50 mila preferenze. Numeri da dimissioni per un presidente del Parlamento uscente e vice presidente del partito.
mule e Berlusconi
Ma nel mirino ci sono anche Giorgio Mulè, deputato e portavoce di Forza Italia, la senatrice Licia Ronzulli, Paolo Emilio Rosso e il senatore Alberto Barachini, Presidente della Commissione di Vigilanza Rai e portavoce del presidente (in palese conflitto di interesse), cioè quelli che hanno gestito la campagna elettorale dicendo e disfacendo, dispensando consigli e strategie, disponendo anche all’insaputa dei coordinatori e imponendo la loro linea politica.
BERLUSCONI E LICIA RONZULLI
Barachini insieme alla Ronzulli avrebbe gestito non solo la campagna elettorale nazionale, ma anche i social, per volere di Marina e Piersilvio, il tutto per un costo di circa 17 milioni di euro. Si dice anche che avrebbe inviato spesso comunicati all’insaputa di Berlusconi. In molti avrebbero lamentano candidature fatte solo secondo ragionamenti personalistici e di mero interesse e non nel bene del partito. Il tutto senza candidare big, anzi facendo scappare in altri partiti persone come la Gardini che ha ottenuto 15 mila voti o la Sardone, 33 mila voti tutti persi da Forza Italia.
Alcuni di questi nomi pesanti sarebbero stati allontanati dalla Ronzulli, che nonostante le sue assidue e costanti presenze tv (pare su suggerimento di Berlusconi) con l’auto di Mauro Crippa di Mediaset, non ha spostato voti. Basta vedere le sue pagine social, con pochissimo riscontro di seguaci. La stessa che ha imposto insieme a Tajani suoi uomini al coordinamento della regione Puglia ha dimezzato i voti dalle politiche dell'anno scorso…
ALBERTO BARACHINI SILVIO BERLUSCONI ANTONIO TAJANI