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    E VOI QUANTO DURATE? - IN FRANCIA SI APRE IL DIBATTITO SULL’IMPORTANZA DELLA PENETRAZIONE PER IL PIACERE FEMMINILE - SI PARTE DA UN PRESUPPOSTO: LA MEDIA FRANCESE DI 5 MINUTI E 40 SECONDI DI PENETRAZIONE ALLE DONNE NON BASTA - E ALLORA VUOI VEDERE CHE L’ATTO BASE DI OGNI RAPPORTO NON SIA LA STRADA MAESTRA PER IL GODIMENTO? E INFATTI SI INIZIA A PENSARE CHE SIA NECESSARIO…


     
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    Da https://www.ilmessaggero.it

     

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    Gender gap da colmare anche in camera da letto.  Un dibattito in Francia, racchiuso a livello accademico e ospitato persino sul prestigioso magazine di Le Monde, che non ha nulla di pecoreccio o volgare, ha acceso i riflettori sull'atto della penetrazione. 

     

    L'argomento è stato introdotto in ambito filosofico e intellettuale da un romanziere, Martin Page che in un saggio intitolato «Al di là della penetrazione» (edizioni Monstrograph) ha dato l'avvio ad articoli e studi comparati. Il proposito resta quello di analizzare da un punto di vista culturale se la sessualità è davvero una questione di piacere, perchè «allora significa che le donne dovrebbero essere meno penetrate e sicuramente gli uomini da questo ne trarrebbero indubbi vantaggi». Per farla breve sembra che la media di 5 minuti e 40 secondi siano insufficienti.

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    «L'inizio della penetrazione - si legge - non è altro che la ricerca del piacere per entrambi i partner, ma in primo luogo è il piacere dell'uomo a prendere il sopravvento e solo successivamente quello della donna che però quando la penetrazione cessa, ed è generalmente quado l’uomo ha raggiunto il suo piacere, si instaura una relazione non uguale, non paritetica, come modello».  In pratica si mette in discussione l'attitudine maschile - durante una attività sessuale - ad arrestarsi e a non avere pazienza di attendere l'orgasmo femminile.

     

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    Lo scambio che ne è scaturito fa naturalmente riferimento solo alla penetrazione come la base della pratica eterosessuale. Da qui vengono esposte poi una serie di statistiche piuttosto eloquenti a supporto della tesi. In pratica una donna su due amerebbe lasciare spazio, all'interno di un rapporto sessuale, ad altre forme di contatto fisico, come per esempio le carezze. Altre affermano che la penetrazione in sè porta spesso a dolori, infiammazioni, o addirittura infezioni. Altre statistiche, invece, dimostrano comunque che il 74 per cento di donne ammette di avere avuto un orgasmo proprio durante l'ultimo rapporto. In ogni caso la penetrazione resta un oggetto di riflessione e di gender gap.

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