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    IN FUGA DA "SKY SPORT" – DOPO CATTANEO E TREVISANI, LASCIA ANCHE ALESSANDRO ALCIATO –“DOPO 17 ANNI ESCO DI CASA. SOLO UNA PERSONA NON MI HA SALUTATO” (CHI?) – L’ADDIO SU INSTAGRAM CON UNA BELLA FRECCIATA: “HO AVUTO DIRETTORI CON LA LETTERA MAIUSCOLA: PARLAVANO DI CONCETTI ALTISSIMI, NON DI SABRINA SALERNO” (CE L’HA CON L’ATTUALE DIRETTORE FEDERICO FERRI?)


     
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    Da ilnapolista.it

     

    alessandro alciato alessandro alciato

    Alessandro Alciato lascia Sky. Questo il suo messaggio su Instagram. C’è commozione e anche qualche frecciata che pare indirizzata all’attuale direzione di Federico Ferri.

     

    Lascio Sky, dopo 17 anni. Oggi è stato il mio ultimo giorno. E’ difficile prendere sonno perché inizia una rincorsa contro il tempo, non quello che verrà, ma il tempo che è stato. Attimi da mettere in fila nella memoria, con delicatezza. Rimanere svegli significa avere più tempo a disposizione per pescare flash dentro di sè, all’improvviso. Luci di passaggio. Non è stato lavoro, è stata vita. Meravigliosa, intensa. Bella. Sono arrivato come Alessandro, dopo pochi giorni sono diventato Teemu. Per Paola, Claudia e Geri lo sono ancora oggi.

     

    Mi chiamano così e ogni volta che li guardo spero che capiscano cosa sto pensando: “Vi voglio bene”. Per tutti gli altri sono Alci, che è allo stesso modo affettuoso e mi piace. Negli ultimi 17 anni sono stato fortunato, ho incontrato anche l’amore. Fra Sky Sport e Sky Sport 24 ho avuto Direttori con la lettera maiuscola: Giovanni Bruno, Massimo Corcione e Fiorenzo Pompei, le mie stelle polari. Poi Fabio Guadagnini, Fabio Caressa, Matteo Marani (se lo cerchi sul dizionario dei sinonimi lo trovi alla “q” di qualità), Giuseppe De Bellis. Sono stati loro i miei Direttori. Nelle riunioni e nelle chat di lavoro parlavano di concetti altissimi, non di Sabrina Salerno.

    paolo rossi alessandro alciato paolo rossi alessandro alciato

    Grazie.

     

    Grazie per avermi voluto. Per avermi designato su Ascoli-Milan, il mio primo bordocampo (guardavo lo stadio Del Duca e vedevo il Bernabeu, poi ci sono arrivato) e da lì tutto è partito. Ma soprattutto per avermi mandato a Coverciano. Mi è capitato di piangere in un angolo, per la semplice emozione di esserci. C’ero all’Olympiastadion di Berlino il 9 luglio 2006 e a Wembley l’11 luglio 2021, dove Chiellini mi ha abbracciato e Verratti regalato la sua maglia. Mi sono commosso. Non si chiama debolezza, si chiama felicità assoluta.

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    E non me ne vergogno. Giorgio e Marco sono gli ultimi due flash pescati in queste notti insonni. Grazie a tutti i colleghi (un onore e un privilegio incontrarvi) per le telefonate e i messaggi di queste ore. Solo una persona non si è fatta viva, quindi la media è quasi perfetta. Arrivederci Sky, grazie di tutto. Di cuore. 17 anni sono volati. A 18 si diventa maggiorenni. Si esce di casa. Ma casa, resterà per sempre tale.

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