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    IN GINOCCHIO DA XI – IL RAPPORTO TRA PUTIN E XI JINPING È SEMPRE PIU’ SBILANCIATO. “MAD VLAD” HA FRETTA DI RICEVERE UN SOSTEGNO MILITARE DAL DRAGONE PER CHIUDERE LA PARTITA IN UCRAINA. MENTRE IL PRESIDENTE CINESE, IN POSIZIONE DI FORZA, HA COME PRIORITÀ L'ECONOMIA E LA STABILITÀ DEI MERCATI: NON VUOLE BRUCIARE I PONTI CON STATI UNITI E UE – L'AMBASCIATORE ETTORE SEQUI: "PECHINO CONSIDERA MOSCA INDEBOLITA DA UN'AVVENTURA IN UCRAINA AFFRONTATA CON LEGGEREZZA. IL SOGNO DI XI È UN G2 CON GLI USA"


     
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    1 - LO ZAR HA FRETTA E BISOGNO DI AIUTI MA PER PECHINO PRIMA DELL’ALLEATO VIENE L’ECONOMIA

    Estratto dell’articolo di Guido Santevecchi per il “Corriere della Sera”

     

    vladimir putin e xi jinping a pechino vladimir putin e xi jinping a pechino

    […] Ha molta fretta Vladimir Putin. […] I rapporti commerciali tra Russia e Cina hanno raggiunto il valore di 240 miliardi di dollari, per il 90% regolati in yuan e rubli, si è vantato lo zar. Gli economisti osservano che lo yuan cinese domina il 70% dell’interscambio e anche il sistema finanziario di Mosca ormai è socio di minoranza di Pechino.

     

    Se Putin nella visita a Pechino ha fretta è perché sta cercando di consolidare i successi sul campo di battaglia ucraino prima che le forze di Kiev ricevano le nuove armi promesse dagli Stati Uniti. È corso da Xi per sapere fino a dove l’amico sia disposto a spingersi, non solo politicamente ma anche con il sostegno alla macchina bellica della Russia.

     

    vladimir putin e xi jinping a pechino vladimir putin e xi jinping a pechino

    L’azionista di maggioranza cinese ripete che Pechino sogna pace e stabilità in Europa […] Xi non può e non vuole bruciare i ponti commerciali con Stati Uniti e Unione europea: l’export verso gli Usa fa incassare all’industria cinese 427 miliardi di dollari l’anno, quello verso l’Ue 550 miliardi. Ecco perché a differenza di Putin gioca con cautela.

     

    C’è un aspetto delle relazioni speciali che viene discusso in segreto: riguarda il sistema di pagamento russo delle forniture cinesi a «doppio uso», sia civile sia militare, di tecnologia e macchinari che consentono all’industria bellica di Mosca di ricostituire l’arsenale di missili, tank e aerei logorato in Ucraina. La Casa Bianca ha denunciato il gioco e minaccia di imporre sanzioni oltre che alle aziende cinesi che forniscono il materiale, alle banche di Pechino che gestiscono le transazioni. Le banche cinesi nella lista nera non potrebbero più ricevere i pagamenti occidentali per i prodotti made in China.

    XI JINPING - VLADIMIR PUTIN - 2 XI JINPING - VLADIMIR PUTIN - 2

     

    È la necessità di muoversi con prudenza che con ogni probabilità ha causato il calo dell’export cinese verso la Russia: -15% a marzo e -13% ad aprile. Ma le vie delle triangolazioni sono infinite. Un caso: nel 2023 le importazioni di cuscinetti a sfera cinesi da parte del Kirghizistan hanno fatto un balzo del 1.500%. Quei dischetti metallici sono «dual use», vanno bene anche per i carri armati. Facile sospettare che i kirghizi abbiano girato le forniture alla Russia. […]

     

    2 - PUTIN-XI ARMI E ATTRITI

    Estratto dell’articolo di Lorenzo Lamperti per “la Stampa”

     

    XI JINPING - VLADIMIR PUTIN - 1 XI JINPING - VLADIMIR PUTIN - 1

    […] Xi Jinping e Vladimir Putin rinnovano i voti di amicizia nel loro 43esimo incontro.

    […]  hanno tenuto lunghi e articolati colloqui, sfociati in un documento congiunto di settemila parole in cui non trova però posto la definizione di «partnership senza limiti».

    In più parti il lessico sembra di matrice cinese, a partire dalla cornice della «cooperazione strategica» nella «nuova era» […]

     

    Si è parlato tanto anche di economia. Putin ha sottolineato i passi avanti sulla dedollarizzazione, con il 90% delle transazioni che avvengono ora tramite rubli e yuan. Dopo la guerra in Ucraina, l'interscambio è aumentato del 64% raggiungendo il record di 240 miliardi di dollari nel 2023. Ma se si guarda più a fondo emerge un crescente squilibrio nel rapporto bilaterale. La Cina è diventata il primo partner della Russia, mentre Mosca è il sesto partner di Pechino.

     

    I prodotti cinesi sono sempre più onnipresenti in Russia. Oltre la metà delle auto vendute sono di marchi della Repubblica Popolare. Dati simili nel mercato degli smartphone, dove i marchi occidentali sono stati sostituiti da quelli cinesi. In cambio, Pechino ha aumentato l'import di energia russa, ma vuole dettare i tempi sui prossimi passi.

     

    XI JINPING - VLADIMIR PUTIN - 3 XI JINPING - VLADIMIR PUTIN - 3

    Da ormai oltre due anni Putin cerca di stringere sul nuovo gasdotto Forza della Siberia 2, ma ieri non è stato citato esplicitamente. Xi non ha fretta: ha altri partner in Asia centrale e sfruttando l'accresciuta dipendenza russa nei suoi confronti può provare a ottenere condizioni economiche ancora più vantaggiose.

     

    Al di là degli annunci ufficiali, la vastità e profondità dei colloqui è testimoniata dall'ampia squadra al seguito di Putin: il ministro degli Esteri Sergej Lavrov, il neo consigliere per la sicurezza nazionale Sergej Shoigu, il suo successore al ministero della Difesa Andrej Belousov, i manager di Rosneft e altre aziende.

     

    La presenza del ministro delle Finanze Yuri Ushakov e della governatrice della banca centrale Elvira Nabiullina lascia intendere che si è parlato anche di strumenti per evitare le sanzioni occidentali e costruire un'economia bilaterale che possa reggere agli effetti della guerra. È chiaro che Mosca cerca maggiore sostegno, da capire lo spazio che concederà Pechino, che fin qui è stata attenta a non varcare le linee rosse. […]

     

    3 - UN'ALLEANZA FORZOSA CONTRO L'AMERICA MA NESSUNO DEI DUE SI FIDA DELL'ALTRO

    Estratto dell’articolo di Ettore Sequi per “la Stampa”

     

    vladimir putin e xi jinping a pechino vladimir putin e xi jinping a pechino

    Putin e XI si incontrano per la quarta volta dal febbraio 2022. […] ciò non può nascondere i rispettivi problemi interni e […] la differenza di interessi su alcuni importanti temi.

     

    1. La visita è fondamentale per Putin, soprattutto in una fase cruciale della campagna in Ucraina. Si tratta di tentare di mostrare al mondo la compattezza tra i due regimi e il convinto sostegno cinese. […] la Nato si è rafforzata e ampliata e oggi Mosca è sempre più dipendente da Pechino per le proprie esportazioni di energia e per le importazioni di macchinari e tecnologia dual use. Si stima, ad esempio, che il 90% delle importazioni necessarie alla Russia per la produzione di armamenti provengano dalla Cina.

     

    vladimir putin e xi jinping a pechino vladimir putin e xi jinping a pechino

    […] Mosca è oramai avviata a diventare un vassallo del potente vicino. Del resto, l'indebolimento inesorabile della Russia agli occhi dai cinesi ebbe inizio qualche settimana dopo l'aggressione all'Ucraina, quando divenne evidente che gli ottimistici intenti di una facile campagna militare erano irrealizzabili.

     

    […] oggi Pechino affronta una sfida esistenziale: evitare la "trappola del medio reddito", tipica di molte economie che al termine di una fase di sviluppo prorompente entrano in una dinamica di stagnazione. Oggi la Repubblica popolare è costretta a mantenere un livello di sviluppo attorno al 5% se vuole offrire prospettive di impiego ai circa 11-12 milioni di giovani cinesi che si affacciano ogni anno sul mercato del lavoro. Non riuscirvi potrebbe compromettere il patto sociale tra regime e popolazione. La Cina, incapace di alimentare il consumo interno, ha necessità vitale di accedere ai mercati di Europa e Stati Uniti, anche ricorrendo a sussidi per le proprie imprese.

     

    matrioske di putin e xi jinping a mosca matrioske di putin e xi jinping a mosca

    Pechino ha dunque un interesse strumentale e tattico a coltivare rapporti non eccessivamente conflittuali con l'Occidente. I dati dell'interscambio lo dimostrano: 240 milioni di dollari con la Russia; 550 milioni di esportazioni verso la Ue e 430 milioni verso gli Usa. Il problema è complicato dalla recente introduzione da parte degli Stati Uniti di sanzioni secondarie contro Mosca con la conseguenza di escludere dal sistema finanziario statunitense, e di fatto da quello globale, banche e aziende sospettate di triangolazioni commerciali verso la Russia. […]

     

    2. […] sono stati siglati una decina di accordi di cooperazione economica, ma Pechino avrebbe nuovamente evitato di menzionare i progetti per la costruzione di Power of Siberia 2 (gasdotto di collegamento tra Russia e Cina), malgrado l'insistenza dei russi per l'approfondimento della cooperazione in campo energetico; […].

     

    xi jinping vladimir putin a pechino xi jinping vladimir putin a pechino

    Un tema critico è quello dell'Ucraina. La Cina potrebbe certamente facilitare un processo negoziale, certo non senza contropartite anche esose, come il riconoscimento di uno status di pari dignità rispetto agli Stati Uniti, il cosiddetto G2; o una minore assertività americana su Taiwan; o l'allentamento delle limitazioni alle importazioni cinesi negli Stati Uniti. Resta il fatto che lo sforzo bellico russo può reggersi nel lungo periodo solo se la Cina continuerà a mantenere in vita la capacità produttiva russa […]

     

    vladimir putin xi jinping vladimir putin xi jinping

    3. […] La Cina non ha interesse a legarsi in una maniera indissolubile a Mosca ma ha ancora un interesse a mantenere un rapporto con l'Occidente che consenta l'accesso alle sue tecnologie e ai suoi mercati. La convergenza forzosa tra i due vicini è ancora evidente e pericolosa, ma non tale da diradare una generale sfiducia reciproca che nasconde timori che l'uno prenda il sopravvento sull'altro o voglia sfruttarne le debolezze più che associarsi a una comune causa. Queste faglie e contraddizioni, ad esempio in Asia Centrale o in Africa, potrebbero essere meglio sfruttate dalle nostre democrazie.

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