Guy from India hasen't put his arm down for 10 Years to honor his God ?#amazing #india #pandit #guru #sacrifice #ENGvIND @unexpected_new pic.twitter.com/ldAVoXpMJi
— Next Level (@NextInteresting) September 24, 2022
Da www.today.it
Mahant Radheypuri Juna Akhara
Un uomo in India ha tenuto il suo braccio destro alzato per più di dieci anni credendo, in questo modo, di onorare una divinità. Mahant Radheypuri Juna Akhara, un sadhus, ovvero un asceta induista che ha dedicato la propria vita all'abbandono e alla rinuncia della società, ha tenuto il braccio alzato sopra la testa - come uno studente che deve porre una domanda all'insegnante - per anni e anni: recentemente la sua storia è esplosa grazie a un video diventato virale su Twitter in cui l'uomo ammette di aver adottato quella posizione come sacrificio per onorare un dio dell'Induismo, in modo che la divinità si potesse accorgere di lui.
Solo che oggi, dopo tutto questo tempo, è bloccato in quella posizione e dice di non riuscire neanche più a sentirsi il braccio.
Mahant Radheypuri Juna Akhara
Incredibile ma vero, eppure quello di Mahant non è il primo sacrificio del genere: un altro sadhu, Amar Bharati, è riuscito a tenere il braccio alzato per ben 38 anni, diventando un simbolo della devozione per Shiva in tutta l'India. Certo, paragonato ad Amar, quello di Mahant sembra un gesto da poco, ma secondo quanto detto dall'uomo, sembra che i primi anni siano i più difficili in quella posizione: dopo i primi tempi, i muscoli del braccio si atrofizzano a tal punto che il corpo si "blocca" in quella posizione innaturale. Mahant nel video arriva addirittura a pizzicarsi per dimostrare che ormai il suo braccio destro non sente più nulla, nemmeno il dolore.
Mahant Radheypuri Juna Akhara
Ma per quanto tempo Mahant terrà ancora il suo braccio così? Nel video l'uomo - che dice che in questa posizione riesce anche a dormire - ammette di non aver fatto previsioni particolari.
Mahant Radheypuri Juna Akhara