Estratto dell’articolo di Simona Siri per “la Stampa”
HANGAR MILITARE - SQUID GAME CHALLENGE
Il più grande cast nella storia dei reality. 456 giocatori in carne e ossa. Un premio in denaro di 4,56 milioni di dollari. Hai quello che serve per vincere Squid Game? Diceva così l'annuncio comparso la scorsa estate su squidgamecasting.com, il sito creato dai produttori di Squid Game Challenge, il reality show ispirato alla serie coreana trasmessa su Netflix e diventata subito un culto. […]
Ora che le riprese sono finite, i partecipanti accusano Netflix e la produzione di Squid Game Challenge di averli sottoposti a pratiche al limite della crudeltà, in un corto circuito in cui la realtà arriva a imitare troppo la fantasia.
squid game the challenge
In una intervista a Variety, tre ex concorrenti raccontano di malori, svenimenti, condizioni proibitive. Non solo, secondo alcuni il gioco sarebbe stato anche truccato, con la produzione che aveva già deciso chi far avanzare. «Pensavo che avrei vinto, sono molto competitivo», ha raccontato John eliminato, insieme ad altri 228, alla prima prova, quella con la bambola gigante che gioca a Un, Due, Tre Stella.
Nel suo racconto, finito anche sul The Sun con il titolo «Squid Game Horror in UK», John descrive come i concorrenti del reality show - prodotto dallo Studio Lambert - siano rimasti congelati in un hangar per aeroplani a Bedford in una situazione descritta come «una zona di guerra» con persone che svenivano come birilli, portate via in barella dei medici presenti.
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Pur essendo stati pagati per partecipare alla serie, i concorrenti affermano di essere stati ingannati sui tempi; invece delle due ore previste, le riprese sarebbero andate avanti per oltre sei in una giornata di freddo gelido e temperature sotto lo zero. «Un certo numero di noi è crollato sul set, probabilmente a causa di una combinazione di freddo e stanchezza delle otto ore di preparazione prima ancora che il gioco iniziasse», ha detto John.
«Le condizioni erano disumane e non avevano nulla a che fare con il gioco», ha detto un'altra concorrente, nome di fantasia Marlene. «Ci hanno svegliato alle 3,30 del mattino e siamo stati portati in autobus ai Cardington Studios di Bedford, un ex hangar della Royal Air Force a Nord di Londra, dove siamo stati raggruppati in tende e microfonati. La tuta da ginnastica "Squid Game" che indossavamo era quella vista nella serie: color verde acqua e crema, grossa e comoda, ma non adatta al clima di quel giorno».
Squid Game
[…] Secondo alcuni ben 11 giocatori hanno richiesto l'aiuto di un medico. Netflix ha ammesso che sul set faceva molto freddo, ma di aver tenuto alla salute e alla sicurezza del cast e della troupe. […]
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