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    TUTTI PAZZI PER IL “SARRIBALL” – VIVE IN CAMPAGNA NEL SURREY, PARLA “UN DECENTE INGLESE”, NON RIPOSA MAI, STA SEMPRE IN TUTA E IN CAMPO MASTICA UN MOZZICONE: LO STILE DELL’EX TECNICO DEL NAPOLI CONQUISTA LA PERFIDA ALBIONE – INTANTO I SUOI CALCIATORI GIA’ LO AMANO. ECCO PERCHE’…


     
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    Enrico Franceschini per la Repubblica

     

    Da un mese e mezzo è il nuovo allenatore del Chelsea. E il Chelsea è una squadra, oltre che un quartiere, di Londra. Ma finora a Londra di Maurizio Sarri non si vede neanche l' ombra, a parte quando è in panchina a Stamford Bridge.

     

    Di casa abita in un appartamento di cinque stanze a Cobham, il grande e moderno centro allenamenti dei Blues, a 40 chilometri dalla capitale, in un villaggio di 9 mila persone immerso nella campagna del Surrey. E l' espressione "tempo libero", in inglese, non ha ancora avuto bisogno di apprenderla.

     

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    «Da quando sono in Inghilterra ho passato a Londra soltanto una sera», confida il tecnico napoletano. «Dopo la partita con l' Arsenal avevo deciso di fermarmi a fare una passeggiata in città. Senonché ho incontrato dei tifosi del Napoli e abbiamo passato il tempo a parlare della mia ex-squadra».

     

    Il football lo ha seguito anche lì. L' uomo che ha cominciato ad allenare in serie A soltanto dopo i 50 anni non può vivere senza il pallone: in campo o in testa. «Non riesco a staccare», ammette. «È il mio modo di intendere il calcio». E di risparmiare sull' abbigliamento: è sempre vestito allo stesso modo.

    Gli basta la tuta sportiva del Chelsea.

     

    Di allenatori ossessionati dal calcio, naturalmente, a Cobham ne hanno visti altri. Un certo portoghese. O l' ultimo licenziato, Antonio Conte. Ma c' è ossessione e ossessione. Rispetto a Conte, scrivono i giornali inglesi, al centro allenamenti l' atmosfera si è notevolmente rasserenata.

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    «Sarri ha introdotto un regime più rilassato», osserva il Daily Mail. Gli allenamenti cominciano più tardi, perché il mister vuole che i giocatori possano trascorrere più tempo con i figli al mattino. Una decisione che lo ha reso popolare in fretta.

     

    «Avendo lavorato in banca fino a 40 anni, sa che c' è una vita al di fuori del football», nota il Sun, «perciò ci tiene che i suoi calciatori siano felici. E funziona». Tre vittorie su tre gare, una partenza perfetta che lo ha portato in vetta alla Premier insieme alle altre grandi. Con la possibilità di restarci e prolungare la serie positiva, se sabato batte il non insuperabile Bournemouth in casa.

     

    «Voglio giocare un calcio divertente e penso che divertendoci verranno anche buoni risultati», ripete Sarri (in un "decente inglese", lo loda il Times) alle conferenze stampa.

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    Musica per le orecchie del proprietario Roman Abramovich, che ha sempre desiderato un calcio spettacolo, al di là dei risultati, e raramente lo ha avuto dai pur grandi allenatori assunti alla sua corte.

     

    Ma Sarri mette le mani avanti: «Ci vuole tempo per imparare il mio metodo». Quanto? «Almeno tre mesi. I difensori per esempio devono imparare a seguire la palla, non l' avversario che marcano. È difficile, specie se hai 28 anni e da dieci difendi in altra maniera. Ma se ci riesci poi fai meno fatica e puoi pressare per 90 minuti». Rafa Benitez, dopo che il suo Newcastle ha ceduto ai Blues, non ha dubbi: «Questo Chelsea lotterà per il titolo».

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    Media e tifosi sono così favorevolmente impressionati che gli hanno perdonato quello che da queste parti è un peccato mortale: il vizio della nicotina (80 sigarette al giorno). I fotografi l' hanno beccato con un mozzicone in bocca perfino durante una gara, spento però: qui negli stadi è vietato fumare.«Fumerò stasera», ha detto lui dopo la vittoria thriller con l' Arsenal. «O magari smetto per un anno o due e poi ricomincio».

     

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    Come che sia, il suo ufficio a Cobham ha un ampio balcone. Se vuole dare un tiro, non deve andare lontano. Ragione di più per non muoversi da lì.

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