Rossella Tercatin per “la Repubblica”
Sara Netanyahu Yaffa Deri, Maoz, AYALA BEN GVIR RIVKA GOLDKNOPF
Doveva essere un incontro tra signore finalizzato al "team building", nell'elegante cornice del Waldorf Astoria di Gerusalemme. Ma quando la foto di rito della riunione organizzata da Sara Netanyahu con le mogli degli altri leader dei partiti di maggioranza in Israele è circolata sui social, a finire sotto i riflettori è stato un unico particolare: la pistola alla cintura di Ayala Ben Gvir, moglie del controverso leader del partito di estrema destra Otzma Yehudit ("Potere Ebraico") Itamar.
netanyahu
«Vivo a Hebron, sono madre di sei dolcissimi bambini, mi muovo su strade colpite dal terrorismo e sono sposata con l'uomo più minacciato del Paese, quindi sì, ho una pistola, fatevene una ragione», è stato il commento della donna dopo le critiche. Ben Gvir e alleati di lista hanno ottenuto un successo senza precedenti alle elezioni, conquistando un totale di quindici seggi sui 120 della Knesset.
Ossia abbastanza da pretendere di entrare nella coalizione di governo che Benjamin Netanyahu sta lavorando per costruire non come partito minore ma come partner indispensabile del suo Likud.
BENJAMIN NETANYAHU
Un risultato ancora più straordinario se si pensa che fino a due anni fa Ben Gvir era politicamente emarginato dagli stessi partiti di destra. E se il leader nell'ultimo ha sostenuto di essere "maturato" e di non supportare più per esempio la cacciata di tutti gli arabi dal Paese (ma solo di quelli "non leali"), è stato comunque protagonista di almeno due incidenti in cui ha brandito la sua pistola personale, una volta minacciando un parcheggiatore arabo a Tel Aviv e un'altra in un momento di tensione con i residenti del quartiere Sheik Jarrah di Gerusalemme.
Ben Gvir 2
In Israele, soprattutto negli insediamenti in Cisgiordania, non è raro che i civili portino armi e negli ultimi anni diversi attacchi terroristici sono stati fermati proprio in questo modo, anche perché la maggior parte degli uomini è addestrata avendo prestato servizio di leva. Non è però il caso di Ben Gvir, che a 18 anni fu respinto dall'esercito per le sue posizioni radicali.
Ben Gvir 1
E che nei negoziati di coalizione continua a richiedere il Ministero della Sicurezza Interna, responsabile della polizia. Una grana non da poco per Netanyahu. Che da quando ha vinto si sta impegnando per rassicurare la metà del paese ansioso per la virata estremista che il suo sarà il governo di tutti. Nonostante le