lavoratori precari proteste
(ANSA) - ROMA, 12 AGO - Troppo lavoro nero, precario e part-time, oltre il 50% dei dipendenti con contratti scaduti da oltre 2 anni e un'inflazione galoppante che erode il potere d'acquisto. Una produttività che non cresce da 20 anni e un fisco che infierisce sulle buste paga. Sono questi i nodi da sciogliere per affrontare la questione salariale secondo il Cnel, che è la sede proposta dal governo come sede per studiare un intervento condiviso sul salario minimo.
lavoratori
Una relazione presentata alla Camera il mese scorso premette di capire l'approccio dell'organizzazione, dove sono depositati i contratti nazionali, e la sua analisi sul lavoro povero. Il Cnel vi sottolinea che la quasi totalità dei contratti si trova già al di sopra della soglia di 7-9 euro, prevista come minimo legale dai recenti disegni di legge.
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La situazione attuale è quella di una proliferazione di contratti. Sono 975 quelli in vigore nel settore privato al 31 maggio 2023. Tra questi ci sono cosiddetti contratti pirata firmati da organizzazioni poco rappresentative e caratterizzati bassi salari, ma restano comunque dominanti i contratti della galassia Cgil, Cisl e Uil che, sono poco più di un terzo dei contratti principali, ma coprono il 97% dei lavoratori.