Luca Pagni per “La Repubblica”
LEONARDO DEL VECCHIO jpeg
Dall’acquisto di titoli in Borsa alla nuova governance della società. Leonardo Del Vecchio si “riprende” la sua Luxottica. Il fondatore della società leader nel mondo della produzione di occhiali, ha confermato le indiscrezioni di settimana scorsa. Punto primo: il consiglio di amministrazione per l’addio all’amministratore delegato Andrea Guerra — in uscita dopo dieci anni al vertice del gruppo — avverrà in una riunione straordinaria del primo settembre la cui convocazione è partita nel pomeriggio di ieri. Punto secondo: Guerra non sarà sostituito con un manager con gli stessi pieni poteri.
Andrea Guerra
Il patron di Luxottica — intercettato in mattinata dall’agenzia Adnkronos — è stato molto chiaro: «Sono tranquillissimo. Per la scelta del nuovo amministratore delegato siamo allo studio, la ricerca prosegue, ma non c’è premura, non siamo stressati». In una prima fase, la società potrà avvalersi dell’apporto dello stesso Del Vecchio, il quale continuerà a fare il presidente ma con qualche delega pesante. Con lui ci sarà un triunvirato guidato da Enrico Cavatorta, da anni direttore finanziario del gruppo, insieme ad un responsabile dell’attività internazionale e ad un responsabile della produzione.
Enrico Cavatorta
Una serie di novità che — guarda caso — si concretizzano nei giorni in cui Luxottica ha lasciato la sua storica sede centrale a Milano, a due passi da piazza Duomo, per trasferirsi
in un palazzo di Foro Bonaparte di proprietà della società immobiliare Beni Stabili, a sua volta quotata in Borsa e controllata da Del Vecchio: trasloco avvenuto durante il periodo
di ferie, con la nuova palazzina che proprio ieri ha accolto i dipendenti.
PERSOL
L’imprenditore ha anche commentato quanto accaduto in Borsa dopo che sono diventate pubbliche le indiscrezioni che si rincorrevano già da qualche settimana sulla possibile uscita di Guerra: «Pensavamo peggio». Dopo aver perso poco più del 4 per cento in tre sedute — con un mercato tendenzialmente positivo — ieri le azioni hanno recuperato l’1,29%, tra le blue chip che hanno comunque guadagnato di meno. Per dare segnali di fiducia al mercato, Del Vecchio è intervenuto personalmente con acquisti capaci di arginare il possibile calo.
Ray Ban
Attraverso la finanziaria lussemburghese Delfin, ha comprato tra il 20 e il 22 agosto azioni Luxottica per un controvalore di 633mila euro. Pochi “spiccioli” per uno degli uomini più liquidi di Piazza Affari — e che già controlla il 66% del gruppo dell’occhialeria — ma un messaggio inequivocabile agli investitori, a segnalare che la società andrà avanti senza scossoni anche dopo Guerra. «L’azienda dispone di manager validi », aveva fatto trapelare in via ufficiosa la famiglia all’indomani delle indiscrezioni sul divorzio con il manager ex Merloni. A cominciare dallo stesso Del Vecchio.