• Dagospia

    LA TIGRE (PROSTATICA) DELLA MALESIA - IL 92 ENNE MAHATHIR MUHAMAD, DOPO UNA VENTENNALE CARRIERA COME PRIMO MINISTRO DAL 1981 AL 2003, È RIUSCITO A RIPRENDERSI IL POTERE IN MALESIA SCONFIGGENDO ALLE ELEZIONI UN EX DELFINO E ALLEANDOSI CON L'EX VICE PREMIER ANWAR IBRAHIM CHE LUI STESSO AVEVA FATTO INCARCERARE CON ACCUSE DI SODOMIA E CORRUZIONE - LA STORIA


     
    Guarda la fotogallery

    Carlo Pizzati per “la Stampa”

     

    MAHATHIR MOHAMAD MAHATHIR MOHAMAD

    È una storia che ha dell' incredibile, quella del più anziano premier del mondo, che da ieri è di nuovo al potere in Malesia. Il 92 enne Mahathir Muhamad, dopo una ventennale carriera come primo ministro dal 1981 al 2003, è riuscito a riprendersi il Paese sconfiggendo un ex delfino e alleandosi con l' ex vice premier che lui stesso aveva fatto incarcerare con accuse di sodomia e corruzione.

     

    «Ebbene, sì - ha esordito - sono ancora vivo» e ha ricevuto l' investitura ufficiale di fronte al baldacchino dorato del sultano Mohammad V, mentre veniva letto il Corano ad alta voce. Nelle piazze di Kuala Lumpur, le folle hanno sbandierato i vessilli della coalizione vincente, assieme alle bandiere nazionali.

     

    Najib Razak Najib Razak

    L'Alleanza per la Speranza ha conquistato 113 seggi, lasciando al partito di governo 76 seggi e una sconfitta bruciante oltreché da record: è la prima volta nella storia della Malesia indipendente che un primo ministro perde le elezioni e che l' opposizione va al potere, mettendo fine non solo a un sistema praticamente da partito unico, ma anche a nove anni del governo di Najib Razak, attraversati da glamour, repressione di oppositori e libertà di espressione, ma soprattutto da uno dei più imponenti scandali di corruzione nella storia recente della Malesia.

     

    L'uscente Najib rischia grosso. Non solo per aver regalato alla moglie una collana da 30 milioni di dollari rubati allo Stato, fondi con i quali ha acquistato anche un quadro di Picasso da 3,2 milioni di dollari regalato all' attore Leonardo Di Caprio, e comprato i diritti del film "The Wolf of Wall Street": rischia nuovi processi più che altro perché, secondo le autorità americane e quelle di altri 5 Paesi che lo indagano, intascò i fondi statali della 1Malaysia Development Berhad: più di 4,5 miliardi di dollari stornati all' estero.

    MAHATHIR MOHAMAD MAHATHIR MOHAMAD

     

    Eppure lo scorso settembre Najib si era rifatto un' immagine visitando il presidente Trump alla Casa Bianca e sventolando una foto con una dedica mentre giocano a golf a Mar A Lago: «Al mio premier preferito», c' è scritto sulla foto.

     

    Strano, perché Najib è anche accusato dal suo ex anziano mentore, che ora lo ha detronizzato, d' avere svenduto il Paese a Pechino. Da quando è salito al potere nel 2009, il premier uscente ha firmato accordi con la Cina per importanti progetti di porti e vie ferroviarie che ammontano a 101 miliardi di dollari, da investire nei prossimi 20 anni nell' iniziativa Belt & Road.

     

    Najib Razak Najib Razak

    «Nominare Najib erede fu il peggior errore della mia vita» è andato ripetendo negli ultimi due anni il decano Mahathir, che ha già annunciato di voler rivedere molti di questi accordi cinesi, pieni, a suo dire, di irregolarità. Anche per questo forse le azioni malesi dei mercati asiatici hanno perso ieri un 2,5%, e la valuta ringgit il 4,7%.

     

    Torna quindi a governare 31 milioni di malesi, un leader già molto discusso. Non solo per i suoi commenti nel 2003 sul «potere degli ebrei nel mondo» pesantemente condannati da Usa, Europa e Australia, Paese con il cui leader si è trovato in diretto conflitto in passato. Ma anche perché l' anziana volpe dalla mille stagioni usò egli stesso, nel suo ventennio, metodi notoriamente poco leciti contro oppositori e tribunali. Difatti, la vittoria di Mahathir nasce da una strana tregua.

     

    MAHATHIR MOHAMAD MAHATHIR MOHAMAD

    Dopo 15 anni lontano dalla politica, si è alleato ora con un suo ex vice premier, Anwar Ibrahim, il quale dopo essere diventato suo oppositore e acerrimo nemico, era finito in carcere, dove si trova tuttora, con accuse di sodomia e corruzione alquanto sospette.

     

    Durante la campagna elettorale, Mahathir ha incontrato l'ex nemico Anwar in un' udienza pubblica in tribunale, si è fatto fotografare mentre gli stringeva la mano e ha formato così quell' Alleanza per la Speranza che ora si è conquistata il Parlamento. Tra le prime mosse del governo, non è una sorpresa, è prevista la grazia ad Anwar, il quale potrebbe già tra pochi mesi sostituire l' anziano Mahathir alla guida del Paese.

     

    Anwar Ibrahim Anwar Ibrahim Anwar Ibrahim Anwar Ibrahim

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport