Mario Ajello per “il Messaggero”
gennaro sangiuliano (2)
Ci siamo? Quasi. O entro la fine di questa settimana o, più probabilmente, all' inizio della prossima la Rai giallo-verde avrà i suoi direttori. Dei tiggì e delle reti. Oggi Luigi Di Maio e Matteo Salvini cominceranno a entrare nel concreto dei nomi, poi si comincerà a formare il puzzle e appena è finito il gioco passerà al Settimo Piano di Viale Mazzini. Da dove le nomine verranno varate. La situazione non è ancora definita però. E il punto centrale resta quello dell' ammiraglia, Rai1. O meglio: Tg1.
UN CONTE SULL' AMMIRAGLIA?
Tramontato Alberto Matano, anche per faide interne ai grillini, avanzato ma subito evaporato nel cielo di Mamma Rai il nome di Giovanni Floris in trasloco da La7 (ma con tutti i soldi che guadagna lì...), ecco spuntare un outsider.
francesco piccinini direttore fanpage 2
La sfida per ora, sarebbe tra costui - identikit alla premier Conte, ossia un esterno non proprio grillino ma che piace tanto a Di Maio - e Gennaro Sangiuliano, il quale nel caso vincesse l' altro andrebbe comunque alla guida del Tg2. Insomma, Francesco Piccinini, direttore di FanPage, una delle testate più lette sul web, allo stesso livello e anche di più dei colossi giornalistici.
francesco piccinini direttore fanpage
Di Maio lo stima assai, Beppe Grillo (che non ama i giornalisti) andò a fare visita alla redazione di FanPage a Napoli e poi portò tutti quei ragazzi a mangiare la pizza, ma soprattutto Piccinini - un breve passaggio anche al web del Messaggero - è trasversalmente riconosciuto ottimo professionista, forte innovatore e risponde perfettamente a un aspetto sottolineato sia dall' ad Salini sia dal presidente Foa. Ed è questo: «La Rai deve recuperare tantissimo nel campo web, deve diventare super-social, deve multimedializzarsi davvero».
salvini sangiuliano
Sangiuliano, che da destra ha ottimi rapporti con tutti, o Piccinini (se non il Tg1 potrebbe essergli affidata la costruzione interattiva di Mamma Rai) sono i nomi in pole. Viene dato in partita anche Paolo Del Debbio Per Rai1, la rete di Sanremo, la gallina dalle uova d' oro, s' è sempre parlato di Marcello Ciannamea, con il placet di Salvini, e invece potrebbe fare il numero due di fatto della Rai, cioè il capo della Direzione acquisti e risorse televisive poltronissima a stretto contatto con quella dell' ad Salini. A Rai1, sarebbe destinato Ludovico Di Meo, di destra ma uomo azienda molto apprezzato di qua e di là. Al Tg2, Sangiuliano se non va all' 1.
francesco piccinini direttore fanpage 1
Oppure, per il 2, regge il nome di Giuseppe Carboni, ben visto da M5S, che però potrebbe essere destinato anche alla direzione della radio. Di cui si parla anche per Emanuela Falcetti. Come direttore di Radio3, sta spuntando - nei pronostici della vigilia - Gianni Scipioni Rossi, che dirigeva RaiParlamento ma i renziani lo hanno cacciato. Quando ieri Salvini ha detto che «bisogna valorizzare gli emarginati» (dalla sinistra), molti tra Mazzini e Saxa hanno pensato a figure come quella di Scipioni Rossi.
GIUSEPPE MALARA 1
Che l' aria sia cambiata si evince anche dal fatto che, dopo tanti trasferimenti al Tg1 targati Pd, ora è arrivata dal giornale radio Fenesia Calluso, della corrente sovranista Pluralismo e libertà guidata da Giuseppe Malara (a sua volta Tg1). La Calluso è anche ufficiale della riserva dell' Esercito italiano, così come Paolo Corsini di cui si parla per RaiNews. Il 3 resterebbe la riserva indiana: Mazzà più Coletta. Per la TgR, si parla una condirezione, per l' area centro-sud, a Nicola Rao (direttore il lumbard Casarin). Su Rai2, Mariapia Ammirati ancora in corsa, ma si fa largo una donna-panzer: Federica Sciarelli, forte dei suoi successoni, potrebbe sbarcare alla guida di Rai2. Per i vicedirettori ci vorranno ancora due mesi, ma Grazia Graziadei, sia donna sia di destra, per il Tg1 è probabile.
gennaro sangiuliano
In quota maschio, e naturalmente di destra, il nipote di Giuseppe Bottai - il caporedattore Angelo Polimeno - è spinto, sempre come vice al Tg1 o al 2, da Fratelli d' Italia. La quadra, come si dice in politichese, si va definendo.
vincenzo spadafora e alberto matano