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    L’ISIS CHE E’ IN NOI - IN PROVINCIA DI LECCE TRE RAGAZZI TORTURANO UN GIOVANE DISABILE E POI FANNO GIRARE IL VIDEO DELLE VIOLENZE SUL WEB - IL RAGAZZO VENIVA SBEFFEGGIATO OGNI VOLTA CHE USCIVA DI CASA, SEGUITO, INSULTATO


     
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    Carmine Festa per “la Stampa”

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    Il video dell' orrore finito sul telefonino di una compagna di scuola ha permesso di individuare i tre ragazzi che più volte e chissà per quanto tempo hanno sequestrato e perseguitato un disabile di Campi Salentina. La ragazza ha mostrato il video alla dirigente scolastica che ha avvisato i genitori del disabile. Da qui è partita la querela-denuncia presentata dai suoi genitori che ieri si è tradotta nell' arresto di due dei tre molestatori.

    In manette Riccardo Cassone ed Edoardo Tauro sono finiti ai domiciliari mentre il terzo ragazzo, all' epoca dei fatti minorenne, è stato denunciato.

     

    Tutti rispondono di sequestro di persona e atti persecutori. Le minacce, le offese «handicappato», «mongoloide» e le intimidazioni nei confronti del giovane portatore di handicap sono durate molto tempo. Il ragazzo veniva sbeffeggiato ogni volta che usciva di casa, seguito, insultato con una puntualità tale da avergli procurato più volte uno stato d' ansia.

     

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    Ma l' episodio più grave si è verificato nel novembre dell' anno scorso. Il ragazzo è stato seguito dai suoi persecutori che in quell' occasione hanno calcato pesantemente la mano. Lo hanno costretto a seguirli a «Coira», un luogo isolato di Campi Salentina, in aperta campagna. Lì lo hanno legato ad un cancello con una catena di ferro chiusa con un lucchetto. Poi lo hanno sfidato a liberarsi, passando più volte la chiave del lucchetto su tutto il corpo della vittima mentre il ragazzo li implorava di farla finita. Non contenti, hanno urinato sulle sue scarpe e sulle sue gambe. Come se non bastasse lo avrebbero costretto anche a fumare uno spinello. Un orrore vero.

     

    Il video Che i tre hanno voluto documen tare girando un video del sequestro e della persecuzione. Il loro errore. Nel quale sono per fortuna caduti per dare sfogo al loro esibizionismo, per mostrare a tutti di cosa fossero capaci.

     

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    Quel video che testimoniava l' aggressione e la violenza ha iniziato a girare sui telefoni cellulari dei ragazzi della scuola. A suo modo era diventato virale, sia pure nella piccola comunità dei giovani di Campi Salentina. Poi è finito sul telefonino della compagna di classe del giovane disabile. E' stata lei a rompere quel muro di omertà mista a compiacimento che fino ad allora aveva tenuto coperta l' assurda violenza procurata al ragazzo.

     

    Quel video è stato mostrato alla dirigente della scuole che ha chiamato i genitori della vittima. Anche il ragazzo ha visto il filmato e ha riconosciuto i suoi aggressori. Per la Procura di Lecce e i carabinieri ce n' era abbastanza. Sono scattate le misure cautelari nei confronti di due dei tre aggressori mentre il terzo, minorenne, nel novembre 2014, è stato denunciato.

     

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    Incubo spezzato L' i ncubo è stato spezzato. Il ragazzo ora potrà uscire tranquillamente da casa senza sentirsi addosso lo sguardo minaccioso di quei tre, senza essere costretto a difendersi da una persecuzione che lo aveva sfiancato. E che è terminata grazie al coraggio di una ragazzina, la sua compagna di classe, che non si è compiaciuta di quel video ma ha capito che quelle immagini raccontavano una storia terribile. Che doveva essere denunciata perché c' era un coetaneo in difficoltà.

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    E così la storia di quell' orrore è finita davvero .

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