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    RENZI SI VA A PIGLIARU LA SARDEGNA? – NELLE REGIONALI AFFONDANO SCHETTINO CAPPELLACCI E LA MURGIA STAZZA CONCORDIA (FERMA AL 10%) – CROLLA L’AFFLUENZA (HA VOTATO SOLO UN SARDO SU DUE)…


     
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    1. VOTO IN SARDEGNA
    Da ‘ansa.it'

    Nella sede regionale del Pd, in via Emilia, arrivano i primi dati sulle sezioni scrutinate a Cagliari. Secondo il partito il candito del centrosinistra Francesco Pigliaru sarebbe in vantaggio: su 39 sezioni su 175 ha ottenuto il 43% delle preferenze contro il 39% del candidato del centrodestra e governatore uscente, Ugo Cappellacci. Si assesterebbe all'11% la scrittrice Michela Murgia candidata per Sardegna possibile. Un trend analogo - fanno sapere dal Pd - si starebbe registrano a Olbia ma ancora non sono arrivati dati dettagliati.

    FRANCESCO PIGLIARUFRANCESCO PIGLIARU

    Francesco Pigliaru (centrosinistra) in vantaggio nella sua città natale, Sassari. Secondo i primi dati pubblicati sul sito istituzionale della seconda città della Sardegna, che riguardano 18 sezioni su 137, il candidato del centrosinistra arriva al 57,6%, mentre lo sfidante e governatore uscente, Ugo Cappellacci (centrodestra) si ferma al 27,7%. La scrittrice Michela Murgia (Sardegna Possibile) arriva all'8,9%, mentre Mauro Pili (Popolo Sardo) resta al 5,8%. L'indipendentista Pier Franco Devias supera l'1%, mentre arriva allo 0,5% Gigi Sanna (Movimento Zona Franca).

    A Cagliari città, secondo quanto riporta il sito istituzionale del Comune del capoluogo, 7 sezioni su 175, è testa a testa fra Ugo Cappellacci (candidato governatore centrodestra) che ottiene il 42,2%, e Francesco Pigliaru (centrosinistra) che arriva al 40%. Michela Murgia (Sardegna Possibile) 11,2%, mentre Mauro Pili (Popolo Sardo) al 5,1%. Sotto l'1% Pier Franco Devias (Fronte Indipendentista Unidu) e e Gigi Sanna (Movimento Zona franca).

    A Baradili, il comune più piccolo della Sardegna, in provincia di Oristano, Francesco Pigliaru, candidato governatore del Centrosinistra, col 53,84% dei voti si è imposto su Ugo Cappellacci (Centrodestra) al 25,64%, Michela Murgia (Sardegna Possibile) al 12,82% e Mauro Pili (Popolo sardo) al 7,69. A Baradili - dove lo spoglio si è già concluso - sono andati al voto 44 elettori su 82 (il 53,66%).

    BERLUSCONI IN SARDEGNA PER LA CONVENTION ELETTORALE DI CAPPELLACCIBERLUSCONI IN SARDEGNA PER LA CONVENTION ELETTORALE DI CAPPELLACCI


    2. ELEZIONI REGIONALI IN SARDEGNA, PRIMI VOTI
    Da ‘repubblica.it

    I primi risultati che arrivano dalla Sardegna vedono in testa il candidato del centrosinistra, Francesco Pigliaru in vantaggio rispetto al presidente uscente e esponente del centrodestra, Ugo Cappellacci.

    I dati sono ancora molto provvisori, ma, con il 10 per cento delle sezioni scrutinate, Pigliaru è al momento davanti con nove punti di vantaggio rispetto a Cappellacci. Al terzo posto l'indipendente Murgia che ha raccolto fin qui il 10 per cento dei voti. Staccati gli altri partecipanti che raccolgono al momento il 7 per cento (Pili al 5,5%, Devias al 0,8% e Sanna con lo 0,4%).

    UGO CAPPELLACCIUGO CAPPELLACCI

    Ma finora il vincitore sicuro delle elezioni regionali sarde è l'astensionismo: ieri - per la scelta del nuovo governatore e il rinnovo del Consiglio regionale - sono andati al voto solo il 52,2 per cento dei sardi, con un crollo del 15 per cento rispetto a 5 anni fa. A contribuire al calo, oltre alla sfiducia degli italiani verso la politica, sicuramente l'assenza del Movimento 5 Stelle che alle politiche dello scorso anno aveva preso quasi il 30% dei voti. Il Movimento astensionista politico italiano ha espresso la propria "soddisfazione, pur se con grande inquietudine al tempo stesso", per l'incremento della mancata affluenza alle urne da parte dell'elettorato sardo.

    MICHELA MURGIAMICHELA MURGIA

    Il ritardo nel conteggio dei voti. Il rallentamento con cui si sta procedendo allo spoglio sarebbe dovuto ad alcune procedure previste per legge che ritardano la conta dei voti. Nello scrutinio delle votazioni, solitamente, vengono prima conteggiati tutti i voti per i candidati presidente e, in un secondo momento, i voti di lista. Questo è proibito dalla legge regionale 7/1979 per l'elezione del Consiglio Regionale della Sardegna: "E' vietato eseguire lo scrutinio dei voti di preferenza separatamente dallo scrutinio dei voti di lista; è vietato eseguire lo scrutinio dei voti di lista separatamente dallo scrutinio dei voti per il candidato alla carica di Presidente della Regione". Queste disposizioni, fa sapere la Regione Sardegna in una nota, stanno rallentando le operazioni di spoglio e l'invio dei dati dai Comuni al servizio elettorale.

    Lo scrutinio delle schede per le elezioni regionali è stato sospeso per circa mezz'ora in un seggio di Ilbono, piccolo centro dell'Ogliastra. Durante le operazioni di spoglio gli scrutatori hanno trovato, all'interno di una scheda elettorale, un foglietto con scritte e minacce di morte nei confronti di un candidato consigliere regionale del posto.

     

     

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