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    IN SPAGNA NATO IL PRIMO AGNELLO GENETICAMENTE MODIFICATO - E’ STATO CREATO NELL'AMBITO DI UNA RICERCA SU PROBLEMI RIPRODUTTIVI UMANI - LA POSSIBILITÀ DI "GENERARE" ESEMPLARI DI ANIMALI, AL DI LÀ DEI TOPI, CON MODIFICHE GENETICHE SI DEVEALL'IRRUZIONE DELLA TECNOLOGIA CRISPR (''CLUSTERED REGULARLY INTERSPACED SHORT PALINDROMIC REPEATS') NEGLI ULTIMI 10 ANNI…


     
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    (ANSA) - MADRID, 12 AGO - Si chiama Teodoro ed è nato un mese fa in un allevamento sperimentale di Madrid: si tratta del primo agnello geneticamente modificato dato alla luce in Spagna, nell'ambito di una ricerca condotta dall'Istituto Nazionale di Ricerca e Tecnologia Agraria e Alimentare (Inia-Csic) e di cui oggi danno conto anche El País e altri media. L'obiettivo principale del progetto, spiegano i suoi responsabili, è quello di "studiare problemi riproduttivi in animali da allevamento" e, a partire da ciò, elaborare un "modello per comprendere la fecondazione nella specie umana".

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    La possibilità di "generare" esemplari di animali, al di là dei topi, con modifiche genetiche è emersa in particolare a partire dell'irruzione della tecnologia Crispr (''Clustered Regularly Interspaced Short Palindromic Repeats') negli ultimi 10 anni circa, spiegano i ricercatori spagnoli: una scoperta che ha permesso di allargare notevolmente gli orizzonti nell'ambito dello studio di determinati meccanismi biologici, visto che "in alcuni processi ci sono evidenti differenze tra i topi e altri mammiferi".

     

    Come in altri casi, è per questo quindi che anche in Spagna si è ora puntato a favorire la nascita di un agnello il cui embrione contiene una modifica genetica considerata di interesse. "Questi animali contengono modifiche genetiche mirate che eliminano o modificano un gene specifico e, quindi, ci permettono di conoscere inequivocabilmente la sua funzione in un processo biologico", spiega Pablo Bermejo-Álvarez, co-leader del progetto insieme a Priscila Ramos-Ibeas.

     

    Come riporta El País, l'agnello è stato battezzato con il nome Teodoro in omaggio al nonno di Bermejo-Álvarez, scomparso quest'anno. Al momento, il ricercatore spagnolo e i suoi colleghi preferiscono non svelare il gene modificato per evitare di essere superati in questa specifica ricerca da altri gruppi scientifici.

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