FRANCESCO OLIVO per www.lastampa.it
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La Spagna ha un gran bisogno del ritorno dei viaggiatori internazionali. Passare da 83 milioni (record del 2019) a niente o quasi può essere fatale per chiunque figuriamoci per un’economia che deve al turismo gran parte del merito della sua ripresa degli ultimi anni. Così, dopo aver anticipato l’apertura delle frontiere nazionali al 22 giugno, Pedro Sánchez annuncia un premio alle compagnie aeree che torneranno negli aeroporti.
Il piano del turismo annunciato oggi dal capo del governo prevede aiuti al settore per 4,25 miliardi di euro (con 850 milioni per la “sostenibilità”), sotto forma di finanziamenti, sgravi fiscali e aiuto al credito per le imprese «useremo tutti gli strumenti di promozione e marketing - ha detto Sanchez – per mostrare la Spagna come una destinazione sicura». Per il Paese è una sfida cruciale: il settore rappresenta il 12% del Pil e circa il 14% della forza lavoro.
aerei
La novità del piano è lo sconto che gli aeroporti applicheranno alle compagnie aeree internazionali che riporteranno i visitatori stranieri, le tariffe saranno praticamente annullate, la riduzione oscillerà tra il 75 e il 100% a seconda del numero di voli garantiti. Gli scali spagnoli sono tutti gestiti dalla società pubblica Aena.
I primi turisti stranieri sono arrivati alle isole Baleari lo scorso 15 giugno, grazie a un progetto pilota che ha consentito di anticipare la riapertura delle frontiere. Si tratta di un gruppo di 10.900 tedeschi che sono stati accolti con applausi dai lavoratori degli hotel sull’isola di Maiorca.
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