Il luogo del crollo del ghiacciaio in Svizzera
Dal corriere.it
Il distacco di alcuni blocchi dal ghiacciaio del Grand Combin hanno travolto un gruppo di alpinisti, almeno 15. È accaduto sul versante svizzero della montagna, nella zona di Zermatt, nel canton Vallese, la cui vetta misura 4.310 metri di altitudine. La polizia elvetica ha confermato che ci sono vittime: ci sono almeno 3 feriti gravi. L’allarme è scattato questa mattina alle 6.20.
Crollo del ghiacciaio in Svizzera
Il soccorso alpino è intervenuto con una quarantina di operatori e sette elicotteri impegnati nelle ricerche. La zona del crollo si trova a circa 3.400 metri di quota ed è denominata «Plateau du dejuner», lungo un itinerario noto come «Voie du Gardien».
La salita è considerata molto impegnativa dagli esperti: in quel punto la montagna raggiunge i 40 gradi pendenza, è indispensabile procedere con i ramponi. La giornata sul canton Vallese era soleggiata, lo zero termico secondo i bollettini meteo locali è collocato a 3.600 metri di quota. La magistratura di Sion ha già aperto un’inchiesta sull’accaduto.
Da lastampa.it
«Ci sono vittime», ha spiegato la polizia del cantone Vallese, senza precisare se si tratti non soltanto di feriti ma anche di morti, «al momento non c'è alcun indizio che porta a presupporre che ci siano persone italiane coinvolte: non è ancora stata completata l'identificazione». Lo spiega il direttore del Soccorso alpino valdostano (Sav), Paolo Comune, in contatto con i soccorritori svizzeri a seguito della caduta dei seracchi avvenuta a oltre 4.000 metri di quota sul Grand Combin. nella zona chiamata 'Plateau du Déjeuner", lungo l'itinerario "Voie du Gardien".
15 gli alpinisti presenti sul lato svizzero del massiccio quando alcuni seracchi si sono staccati. «Altri alpinisti che erano sul posto - precisa la polizia - sono stati evacuati». I feriti gravi sarebbero, secondo le prime informazioni, almeno 3 o 4.
Il crollo può essere legato anche, secondo Comune, alle temperature insolite per la stagione primaverile, con lo zero termico molto in alto. Il Sav si era messo a disposizione con i propri elicotteri e i propri tecnici ma dalla Svizzera non è stato richiesto supporto.
La Procura della Repubblica di Sion ha aperto un'indagine.
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