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    “IN TANTI ANNI DI CARRIERA NON HO MAI VISTO NULLA DI PIÙ ORRIBILE” – IL PROCURATORE DI TERMINI IMERESE, AMBROGIO CARTOSIO, È RIMASTO SCONVOLTO DAVANTI A CIÒ CHE HA VISTO DOPO LA STRAGE DI ALTAVILLA MILICIA – LE VITTIME SONO STATE TORTURATE PER ORE CON PHON ROVENTI. AL PICCOLO EMANUEL (5 ANNI) VENIVA INIETTATO CAFFÈ AMARO IN BOCCA PER INDURLO AL VOMITO. IL FRATELLO KEVIN ERA STATO INCATENATO PER NON FARLO RESPIRARE – SECONDO IL GIP, I DUE “FRATELLI DI DIO” MASSIMO CARANDENTE E SABINA FINA HANNO AGITO “IN PREDA A UNA FORMA DI DELIRIO MISTICO”


     
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    STRAGE FAMIGLIA: GIP, 'ATROCE DINAMICA CRIMINALE, DA INDAGATI PERVICACIA ED INTENZIONALITÀ'

    GIOVANNI BARRECA FAMIGLIA GIOVANNI BARRECA FAMIGLIA

    (Adnkronos) - "Ogni particolare rende particolarmente atroce la dinamica criminale posta in essere dagli indagati, con particolare pervicacia ed intenzionalità". A scriverlo nell'ordinanza di custodia cautelare è il gip di Termini Imerese che ha convalidato l'arresto di Massimo Carandente e della moglie Sabrina Fina, oltre che di Giovanni Barreca, accusati di avere ucciso Antonella Salamone e i due figli, Kevin di 16 anni ed Emanuel di 5 anni.

     

    STRAGE FAMIGLIA: GIP, 'KEVIN LEGATO CON CATENE MANI E PIEDI PER IMPEDIRGLI LA RESPIRAZIONE'

    (Adnkronos) - Antonella Salamone e i suoi due figli, Kevin di 16 anni e Emanuel di 5 anni "sono stati torturati attraverso l'uso di un asciugacapelli rovente su alcune parti dei loro corpi e sulla bocca, attraverso l'uso di alcuni attrezzi da camino incandescenti su varie parti del corpo, sono stati colpiti più volte con una padella".

     

    SABRINA FINA SABRINA FINA

    "Al piccolo Emmanuel veniva, inoltre, iniettato del caffè amaro ni bocca al fine di indurlo al vomito e li povero Kevin veniva legato alle mani e ai piedi con delle catene dietro la schiena in modo da impedirgli al respirazione, sebbene lo stesso abbia strenuamente tentato di difendersi provando ad aggredire la coppia Carandente-Fina".

     

    A scriverlo è il gip di Termini Imerese nella convalida dell'arresto della coppia Massimo Carandente e Sabrina Fina, che avrebbe aiutato Giovanni Barreca ad uccidere i suoi familiari per "liberarli dal demonio".

     

    STRAGE FAMIGLIA: GIP, 'LA COPPIA HA AGITO IN PREDA A UNA FORMA DI DELIRIO MISTICO'

    GIOVANNI BARRECA ANTONELLA SALAMONE GIOVANNI BARRECA ANTONELLA SALAMONE

    (Adnkronos) - Massimo Carandente e Sabina Fina, la coppia di coniugi arrestata con l'accusa di avere partecipato alla strage familiare costata la vita ad Antonella Salamone di 40 anni e ai suoi due figli, Kevin di 16 e Emanuel di 5, "hanno agito in preda ad una forma di delirio mistico, da quanto rappresentato dall'unica testimone oculare delle torture e delle uccisioni dei familiari, ritenendo di agire in esecuzione della volontà di Dio per allontanare i demoni presenti all'interno di quel nucleo familiare".

     

    A metterlo nero su bianco è il gip di Termini Imerese che ha convalidato il fermo della coppia. "Tale forma di delirio non può ritenersi però, in alcun modo, un frangente di estemporanea perdita di controllo, in quanto la loro ferma convinzione ha portato i tre correi a riunirsi per giorni all'interno dell'abitazione familiare Barreca- Salamone ponendo ni essere diversi agiti criminosi ai danni delle stesse vittime, prima di decidere consapevolmente di cagionarne la morte in modo particolarmente efferato".

     

    la strage familiare di altavilla milicia la strage familiare di altavilla milicia

    "Il corpo di Antonella Salamone veniva addirittura dato alle fiamme ed il suo cadavere veniva occultato dagli stessi indagati, alla presenza dei tre figli della stessa, i quali sono stati costretti a presenziare a tali atroci gesti ai danni della loro madre", scrive ancora il gip.

     

    STRAGE IN FAMIGLIA, KEVIN HA CERCATO DI DIFENDERSI

    (ANSA) - Ha tentato di difendersi Kevin Barreca, il 16enne ucciso dal padre, dalla sorella e da due complici, insieme al fratello di 5 anni e alla madre, Antonella Salamone. Emerge dall'ordinanza di custodia cautelare che dispone il carcere per gli assassini, Giovanni Barreca, Massimo Carandente e Sabrina Fina.

     

    GIOVANNI BARRECA GIOVANNI BARRECA

    Il ragazzino, sottoposto a un esorcismo insieme alla madre e al fratello, legato e seviziato prima di essere ucciso, è riuscito a mordere Sabrina Fina e a colpire con un calcio Massimo Carandente, la coppia di sedicenti "guaritori". Ma la sua strenua difesa non gli ha salvato la vita.

     

    STRAGE DI PALERMO, L’AUTOPSIA CONFERMA LE TORTURE SULLE VITTIME. IL PROCURATORE: «MAI VISTO NULLA DI SIMILE»

    Estratto dell’articolo di Lara Sirignano per www.corriere.it

     

    La conferma delle torture viene dalle autopsie. Prima di essere uccisi Kevin ed Emanuel sono stati seviziati per ore durante una folle rito di purificazione dal demonio. Insieme a loro è stata ammazzata la madre, Antonella Salamone. Delitti di una violenza inaudita di cui sono accusati il padre dei ragazzini, Giovanni Barreca, la figlia 17enne e una coppia di complici con cui l’uomo condivideva un cieco fanatismo religioso.

     

    giovanni barreca con la moglie angela salamone e i figli giovanni barreca con la moglie angela salamone e i figli

    Il lavoro dei medici legali si è concluso la notte scorsa e ha confermato quanto emerso dalle prime ispezioni […] dal racconto della ragazza e del padre che avevano confessato gli omicidi e raccontato nei particolari l’esorcismo fatto sulla donna, che ritenevano posseduta dal diavolo, e sui due ragazzi.

     

    Sui corpi dei due fratelli sono stati trovati segni evidenti di bruciature, probabilmente fatte con l’attizzatoio infuocato del camino, e maltrattamenti di ogni genere.

     

    Sui i resti della Salamone, bruciata e sepolta vicino casa, si dovranno attendere l’esame del dna e le indagini sulle ossa. Per stabilire le cause esatte della morte delle tre vittime (si è sempre parlato di strangolamento o soffocamento) saranno necessari esami più approfonditi. I medici legali si sono presi 90 giorni per presentare la relazione completa.

     

    giovanni barreca giovanni barreca

    «In tanti anni di carriera non ho mai visto nulla di più orribile», ha detto, nei giorni scorsi, il procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio, titolare delle indagini sulla strage di Altavilla Milicia.

    Domattina le salme di Kevin ed Emanuel, i ragazzini erano evangelici come i genitori, faranno ritorno in paese. La camera ardente sarà allestita nel plesso comunale Zucchetto e resterà aperta da mezzogiorno alle 20. Alle 18 il parroco, don Salvo Priola, presiederà un momento di preghiera.

     

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    angela salamone angela salamone

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