R.Tro. per “il Messaggero”
MORRICONE
Un attico da sogno, dove ha composto le sue musiche indimenticabili e dove ha ammirato la sua amata Roma. È in vendita da Christie' s l'abitazione dove ha vissuto a lungo Ennio Morricone, scomparso nel luglio del 2020. Una residenza, una reggia incantevole, in via dell'Ara Coeli, poco lontano dal Campidoglio.
Il maestro dopo aver abitato lì per decenni, solo negli ultimi anni si allontanò e decise di trasferirsi all'Eur. Dimora che è presente e riconoscibile nel film Ennio, che gli ha da poco dedicato Giuseppe Tornatore. Il prezzo di partenza è di 12 milioni di euro.
ATTICO MORRICONE
«Christie,s International Real Estate Roma Exclusive - sta scritto nell'annuncio della casa d'aste londinese - propone in vendita in uno dei punti più panoramici del centro storico di Roma, a pochi passi da piazza Venezia e dal Campidoglio, attico su due livelli, unico nel suo genere, di 1.000 mq., oltre a terrazzi abitabili, che si trova all'interno dello storico Palazzo Muti Bussi, progettato e iniziato nel 1585 dall'architetto Giacomo Della Porta, uno dei più importanti scultori e massimo esponente del barocco italiano che contribuì a creare i più grandi monumenti romani».
MORRICONE CASA
Un enorme salone, soffitti a cassettoni finemente decorati e alti cinque metri, una vista mozzafiato sul Campidoglio e sull'Altare della Patria, oltre venti camere, otto bagni. Fino a due anni prima della morte, il maestro Ennio Morricone ha vissuto in quel meraviglioso attico nel cuore di Roma, che ora è stato messo in vendita dall'agenzia immobiliare della Christie' s, la più famosa e più grande casa d'aste del mondo.
A 89 anni il maestro aveva traslocato all'Eur, al dodicesimo piano di un palazzo: «Qualche mese fa ho lasciato l'appartamento affacciato sull'Ara Coeli in cui ho scritto tante musiche. Troppo smog, confusione, traffico. Non ne potevo più di tenere le finestre chiuse», disse in una intervista rilasciata al Messaggero.
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Morricone era un romano vero, orgoglioso della propria identità: nato a Trastevere il 10 novembre 1928, primo di cinque figli di un suonatore di tromba, ha composto le sue opere godendo di un panorama mozzafiato sulla città. Un appartamento così grande da permettergli di fare jogging ogni mattina. All'Eur, in un altro attico, godeva della vista di un'altra Roma: San Paolo, Il Palazzo della Civiltà, il Fungo, sullo sfondo i Castelli.
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