da www.businessinsider.com
Molte le tribù sono riuscite a sopravvivere alla modernità. Il fotografo inglese
Jimmy Nelson ne ha immortalate 31 tra il 2009 e il 2012.
Nomade siberiano dei Nenet
Ha dichiarato: «Il mio sogno è sempre stato di preservare le tribù del mondo attraverso i miei scatti. Il loro stile di vita è più puro e bello del nostro. Non c'è avidità e corruzione. Voglio che le tribù siano fiere della loro autenticità e la difendano. Noi dobbiamo rispettare i loro usi e costumi, dobbiamo aiutarli a tramandare le loro tradizioni alle prossime generazioni».
Nelson ha raccolto le immagini nel libro "Before They Pass Away".
Al primo incontro non ha tirato fuori la macchina fotografica. E' stato con le tribù per molti giorni finché non ha ottenuto la loro fiducia e approvazione. Così è riuscito a fotografare i nomadi siberiani Nenet, i melanesiani delle isole del Pacifico, i Kazaki che sopravvivono in condizioni climatiche estreme, a 20 gradi sotto lo zero e la tribù di Mustang, nel Nepal, che vive di pastorizia.
I Maori della Nuova Zelanda
Quando Nelson ha incontrato il popolo Tsaatan, è stato invitato a bere. Hanno bevuto insieme tutta la notte e quando gli è scappata la pipì non è riuscito ad affrontare il freddo fuori: 40 gradi sotto zero. Così si è pisciato addosso e l'odore ha attratto le renne (amano il sale) che lo hanno leccato dappertutto.
Nelson ha poi incontrato gli Huli della Nuova Guinea, che hanno parrucche, colori sgargianti e vesti da cerimonia quando vanno in guerra, i Maori della Nuova Zelanda, che controllano intere zone della foresta, gli Yali di Papua, in Indonesia, i Samburu del Kenya, dove sono gli anziani a comandare.
Gli Himba abitano la Namibia e l'Angola, sono nomadi e pastori. Si coprono di "otjize", una lozione di grasso, cenere e ocra che li protegge dal sole e rende la pelle rossastra. I Masai del Kenya sono invece noti per la loro capacità di coltivare il deserto.
Gli Yali dell Indonesia Il popolo Tsaatan vive anche a quaranta gradi sotto zero I kazaki vivono a venti gradi sotto zero Gli Huli della Nuova Guinea