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    IN VINILE VERITAS - DA DYLAN A BATTIATO: UNA VAGONATA DI INEDITI IN ARRIVO PER IL “RECORD STORE DAY” - IL VINILE OGGI NON É UN FETICCIO NOSTALGICO MA UN SIMBOLO DI UNA CULTURA CHE NON TRAMONTA


     
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    Paolo Giordano per “il Giornale”

     

    Un giorno tutto per lui. Sua maestà il vinile. In ogni formato. Dal 45 giri al 33 all'Ep al miniLp. Insomma, il Record Store Day. L'idea è venuta nel 2007 a Chris Brown, commesso di un negozio di dischi del Maine, e oggi è un evento ormai mondiale al quale partecipano centinaia di popstar a ogni latitudine. Da Bruce Springsteen ai Metallica per dirne un paio. In sostanza ogni terzo sabato del mese, quindi sabato 18 aprile, nei negozi di dischi convenzionati (e in Italia sono tantissimi) sarà in vendita una quantità sterminata di dischi rari, inediti, registrati apposta oppure appositamente confezionati.

     

    Un paradiso per la gola (degli appassionati). E in effetti basta dare un'occhiata al catalogo delle pubblicazioni (per i titoli internazionali lo trovate su www.recordstoreday.com) per rendersi conto che si tratta di un evento creato per titillare la passione dei «vinilisti», ossia di chi è ancora legato al formato che ha avuto la vita più lunga tra tutti quelli creati per diffondere la musica.

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    Ma è anche un segno dei tempi, e non a caso giusto pochi giorni fa la Official Charts Company, cioè l'agenzia inglese che stila le classifiche musicali ufficiali, ha deciso di tornare a pubblicare anche quelle di album e singoli venduti in vinile: il settore è cresciuto in un anno quasi del 70 per cento.

     

    E, anche se si tratta di percentuali marginali sul dato totale, è comunque un risultato clamoroso, specialmente se si pensa che spesso un teen ager non sa neppure che cosa sia un 33 giri perché non ne ha mai visto uno in commercio.

     

    Però se persino Avicii, uno dei deejay più famosi del mondo e quindi legato a un mercato adolescenziale o post adolescenziale, aderisce al Record Store Day (con The Days/Nights Remix ) significa che anche un certo tipo di pubblico è sensibile a questo oggetto ormai di culto.

     

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    Per tutti gli altri, dai trent'anni in su, non c'è bisogno di spiegare perché sono interessanti la ristampa del primo ep dei Kinks a mezzo secolo dal debutto ( Kinksize ) oppure la ristampa rimasterizzata apposta per vinile dei primi dischi di Bruce Springsteen oppure gli ellepì The Basement Tapes di Bob Dylan, tra l'altro pubblicati in duplice versione mono e stereo. Sono ormai oggetti d'arte, oltre che prestigiosi ancoraggi di un passato che per qualsiasi appassionato è sempre più lontano.

     

    Ad esempio, per qualsiasi metallaro è quasi imperdibile la pubblicazione di No life 'til leather , il secondo demo della band ora rimasterizzato per musicassetta ma inciso nel 1982 con una formazione sulla quale si è discusso per due decenni: oltre ai tuttora presenti James Hetfield e Lars Ulrich, ci sono Cliff Burton al basso (morto in un incidente stradale nel 1986) e Dave Mustaine, ora nei Megadeth.

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    Se i Metallica sono diventati una band da oltre cento milioni di copie vendute, una parte del merito è di brani come Seek and destroy o Phantom Lord poi finiti nel primo disco Kill 'em all del 1983. Però anche il «dieci pollici» More roar di Robert Plant registrato dal vivo nel 2014 con uno splendido medley di Whole lotta love e Poor Howard è un tesoretto per gli appassionati non solo di un epoca ma proprio di un suono particolare, inevitabilmente sepolto sotto la lapide dell'Mp3 e della musica liquida, digitale, spesso volatile.

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    Idem per l'Italia dove, oltre ad Alan Sorrenti (Il 45 giri Vorrei incontrarti/Un fiume tranquillo ) e CCCP ( Oh! battagliero/Guerra e Pace ) e tanti altri, anche Franco Battiato rimette in vendita il singolo È l'amore/Fumo di una sigaretta pubblicato per la prima volta nel 1968. In poche parole, come spiega Gaetano Blandini, direttore generale della Siae che appoggia l'iniziativa: «Il negozio di dischi è un luogo che favorisce le passioni brucianti». Nick Hornby applaude senza se e senza ma. E con lui tutta la maggioranza silenziosa che è cresciuta scartando i vinili dal cellophane e impacchettando sogni nelle canzoni che c'erano dentro.

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