Marco Giusti per Dagospia
Incassi del 21 agosto 2016.
BEN HUR
Pensavate che Suicide Squad sarebbe stato il grande disastro americano dell’estate, vero? Beh, Ben-Hur, polpettone inutile girato a Roma l’anno scorso dal russo Timur Bekmenbetov con un budgettino di 100 milioni di dollari, è un flop ancora maggiore. Al punto che Suicide Squad, pur con un modesto incasso di 20,7 milioni di dollari, alla sua terza settimana, è ancora primo negli incassi in America e in quasi tutto il mondo e si dimostra più vivo almeno del precedente disastro della DC Comics, Batman vs Superman.
Inoltre, se in America arriva alla cifra, modesta per tanto impegno, di 262 milioni di dollari in tre settimane, con gli incassi esteri supera i 500 milioni, 572 per la precisione. Che non è poco. I massimi incassi arrivano da Gran Bretagna, 28 milioni, Brasile, 22, Messico, 20, Russia, 19. Da noi è primo alla sua seconda settimana con 4 milioni 633 mila euro e un totale di 6,6 lasciando Pete’s Dragon a 1,3 con un totale di 2,4,e Era glaciale: in rotta di collisione a 491 mila euro.
BEN HUR 2
Insomma, Suicide Squad non sarà il successo sperato, ma respira. Non è stato battuto in patria, fortunatamente, nemmeno dai salsicciotti zozzoni di Sausage Party, secondo con 15, 3 milioni di dollari questi settimana per un totale di 65, 3 milioni. Certo, tutta la sporca dozzina dei supercattivi battuti dalle salsicce con la parlantina sarebbe stata un’umiliazione troppo forte.
Non sono andati bene neanche i nuovi film della settimana in America, né War Dogs di Todd Phillips con Joanh Hill e Miles Teller, 14,3 milioni, né, soprattutto il cartone animato Kubo and The Two Strings di Travis Knight della Focus and Laika con le voce di Charlize Theron e Ralph Fiennes, 12, 6 milioni, che pure ha avuto delle incredibili recensioni dalle critica e è stato salutato come il capolavoro animato della stagione.
will smith 2
Ma il maggior disastro della settimana e vera onta dell’estate sembra sia il povero Ben-Hur di Timur Bekmembetov con Jack Huston e Morgan Freeman, da noi arriverà tra un mese, terza inutile versione del polpettone scritto dal generale Lee Wallace. I critici lo hanno massacrato e nessuno ha digerito questi terribili effetti digitali che hanno fatto rimpiangere le grandi corse delle bighe sia del film del 1928 sia di quello del 1960. “Prodotto amatoriale che sembra già pronto per il video, un disastro sotto ogni aspetto”.
“Vuoto e senz’anima, ha fatto svanire tutto il mistero e la grandezza del romanzo”. “La cosa peggiore è che inzeppa tutta la storia nelle due ore, e questo spinge gli autori a fare ellissi assurde e non lascia che il pubblico si affezioni a nessun personaggio”. Da noi arriva il 28 settembre. Prepariamoci.
Funziona ancora bene Pete’s Dragon della Disney, sesto con 11,3 milioni in Amrica e secondo da noi con 1,3. E funziona ancora meglio Alla ricerca di Dory, che ha appena superato i 900 milioni di dollari globali. Va detto che la Disney non ha sbagliato un colpo e è riuscita a eludere abilmente la trappola dei flop estivi.
sausage party
Certo, dopo questi risultati, è possibile che le major che hanno puntato tutto su sequel e reboot o accozzaglie varie di supereroi, ci ripensino a mettere in piedi film come Batman vs Superman o Suicide Squad che non riescono poi a far funzionare a dovere. Di fatto, non c’è attualmente un autore come Tim Burton o Christopher Nolan in grado davvero di ravvivare il genere e di avere un suo sguardo personale su un fumetto o su un supereroe.
Ci si affida così o a giovani praticoni o a buoni registi di formazione realistica che però vengono massacrati dalla produzione in sala di montaggio con decine e decine di versioni diverse e rischiano di bruciarsi per sempre. Finora solo James Gunn con I guardiani della galassia e un po’ Tim Miller con Deadpool si sono davvero distinti. Tra i film diciamo d’arte si segnala il successo di Café Society di Woody Allen in Russia con la bellezza di 109 milioni di rubli di incasso, cioè 1,6 milioni di dollari.
will smith